Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Jasper Jones

Autore: Silvey Craig

Editore: Giano

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2010, Pagine: 329


La storia
Le vicende si svolgono in una cittadina dell’Australia negli anni in cui si combatte la guerra del Vietnam ed hanno come protagonista un ragazzino di 13 anni, Charlie.
Una notte viene improvvisamente svegliato da Jasper Jones, un giovane ribelle e, per questo, spesso emarginato, un po’ un reietto per i benpensanti della città. Jasper è molto agitato, terribilmente inquieto e ha bisogno di aiuto, per questo chiede a Charlie di seguirlo nella sua “tana”, un luogo vicino al fiume difficile da raggiungere e molto nascosto.
Qui Jasper mostra a Charlie la sua terribile scoperta: Laura, la sua ragazza, è impiccata ad un albero; presenta i segni di una colluttazione, quindi Jasper è convinto che sia stata uccisa ma teme, visto il giudizio che tutti hanno di lui, di essere incolpato, così i due ragazzi gettano il corpo di Laura in fondo al fiume per poter procedere, dice Jasper, all'individuazione del colpevole.
L’avvenimento per Charlie è spaventoso: non può confidarsi con la sua famiglia, con il suo grande amico Jeffrey, un vietnamita caparbio e ottimista nonostante sia spesso vittima di bullismo, neanche con la ragazza di cui è innamorato, Eliza, che è la sorella di Laura.
La ricerca del colpevole si rivela poi più difficile del previsto e finisce per sconvolgere, molto più di quanto i due ragazzi pensassero, le loro vite.


Recensione
I protagonisti del romanzo sono adolescenti alle prese con situazioni e problemi decisamente superiori alle loro capacità di affrontarli: è come se, nell’arco di pochi mesi, l’infanzia lasciasse il posto all’età adulta, questo vale in particolare per Charlie che più volte afferma: “niente è più come prima”.
Infatti, dalla scoperta del cadavere dell’amica, si snoda poi una serie di vicende le quali distruggono quella patina di rispettabilità che caratterizza Corrigan, la tranquilla cittadina della provincia australiana abitata da persone “perbene”, e nello stesso tempo crollano valori e punti fermi dei protagonisti, costringendoli a fare i conti con le asperità della vita adulta: sullo sfondo, atteggiamenti contrastanti nei confronti della guerra del Vietnam, manifestati attraverso comportamenti di solidarietà o di odio razziale nei confronti della tranquilla e pacifica famiglia di Jeffrey.
Nonostante a volte si abbia l’impressione che siano forse troppi i temi presentati, la narrazione procede inquieta e incalzante, con una bella scrittura e dialoghi anche brillanti.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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