Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Piazza Washington

Autore: James Henry

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1992, Pagine: 240


Autore
H. James è nato a New York nel 1843 ed è morto a Londra nel 1915: è uno dei più importati autori della letteratura americana della seconda metà dell'800.


La storia
New York, prima metà dell’800: sulla gradevole e rispettabile Piazza Washington si affaccia l’altrettanto rispettabile ed elegante palazzina del dottor Sloper, medico molto rispettato e stimato nella comunità.
Con lui abita la figlia, Catherine, che purtroppo non ha ereditato né il fascino e la bellezza della madre, morta prematuramente, né la mente acuta e brillate del padre che è ben consapevole dei limiti della figliola al punto tale che, a volte, tale consapevolezza sembra sostituirsi all’affetto paterno.
Catherine adora il padre che considera, in assoluto, la persona migliore che conosca e pur non potendo godere dell’amore materno, la zia Mrs Penniman, inguaribilmente romantica e perennemente in procinto di tessere le trame più improbabili, si prende cura di lei con molto affetto.
In occasione della festa di fidanzamento della cugina, Catherine conosce il giovane Morris Townsend, affascinante e seducente: Mr. Townsend della ragazza coglie i pregi e le qualità, non si accorge (così sembra) dei limiti che il padre le attribuisce.
Il giovane, favorito e appoggiato da Mrs Penniman, inizia a corteggiare la giovane nel cui animo, docile e quieto, si diffonde un sentimento che ben presto diventa passione nonostante il dottor Sloper si dichiari apertamente ostile al fidanzamento in quanto vede in Mr.Townsend, tra l’altro disoccupato, soltanto un cacciatore di dote.
Catherine, sempre obbediente e remissiva nei confronti dell’adorato genitore, si trova così davanti ad un bivio, da un lato l’urgere dei sentimenti che prova per Morris, dall’altro il rispetto delle regole e dei valori della buona e sana borghesia di allora.
Il padre, nel suo tentativo di distogliere la figlia da quella che considera una sconsiderata unione, sembra ottenere un vittoria che però si rivelerà solo apparente.


Recensione
Recensire uno dei romanzi più noti di Henry James non è solo difficile ma anche un po’ presuntuoso perché uno dei più grandi esponenti della letteratura americana della seconda metà dell’800, autore del bellissimo Giro di vite, non ha di certo necessità di essere presentato.
Ad ogni modo, premesso ciò, questo romanzo è veramente un’opera notevole, come il citato Giro di vite, anche se i due romanzi affrontano argomenti diversi.
Piazza Washington è una storia d’amore ma anche di egoismo, di calcolato cinismo e, alla fine, di solitudine, è inoltre un romanzo sociale, infatti attraverso le due figure dominanti, Morris e il dottor Sloper, lo stesso autore critica diversi aspetti della società del suo tempo, non ultima l’ipocrisia di quella classe borghese solida e sicura di sé che il dottore rappresenta.
Soprattutto, oltre tutte le possibili analisi, è un bellissimo romanzo, molto elegante e raffinato, ironico e drammatico, comico e tragico, che si legge con grandissimo piacere.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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