Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Anna Karenina

Autore: Tolstoj Lev

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2016, Pagine: 1093


Autore
Lev Tolstoj (1828-1910): tra i più grandi scrittori russi, autore di innumerevoli opere, è considerato uno dei massimi esponenti del realismo russo.


La storia
Le vicende si svolgono nella metà dell’800 tra San Pietroburgo e Mosca, città in cui l’elegante e aristocratica Anna Karenina incontra il giovane e brillante conte Aleksej Vronskij.
L’attrazione è immediata e a questa segue una intensa passione che sconvolge la vita di Anna, sposata con un importante funzionario statale che la donna giudica rigido e privo di slanci anche nei confronti di Sereza, il figlio a cui Anna è teneramente legata.
Nonostante i tentativi dei due amati di nascondere la loro relazione, negli ambienti aristocratici non si parla d’altro ma solo quando Anna si accorge di aspettare un figlio dal conte Vronskij decide di rivelare al marito la sua relazione nel desiderio, condiviso con l’amante, di ottenere il divorzio e rifarsi una vita con l’uomo che ama.
In realtà la situazione si rivela molto più complessa anche perché Anna, dopo la nascita della bambina, è in punto di morte ed è proprio il marito, nella speranza di recuperare il loro matrimonio, che si prende cura della moglie e della piccola con una tenerezza che rivela di lui una profonda sensibilità.
Nonostante questo è Aleksej l’uomo che Anna ama e decide così di lasciare la sua casa, di fronte al rifiuto del marito di concederle il divorzio.
Ora Anna agli occhi della moralista aristocrazia russa è una donna che vive nel peccato, lo stesso vale per il conte e questa condanna sociale complica i loro rapporti rendendoli sempre più tesi, soprattutto Anna vive una profonda depressione durante la quale prova una forte e immotivata gelosia nei confronti del suo compagno fino a che, convinta di averne perso l’amore, profondamente infelice, compie il tragico gesto che pone fine alla sua vita.
Le vicende di Anna e di Aleksej si intrecciano con le storie di molti altri personaggi, legati ai principali da parentela o da amicizia: in particolare in parallelo la storia d’amore di Levin, esponente della potente nobiltà terriera russa e la principessa Kitty.
La loro storia d’amore è onesta e solida, quanto è inaccettabile e tormentata quella di Anna, la loro vita scorre nella serenità e nel lavoro, specialmente per Levin che, personaggio autobiografico, riflette anche le posizioni dell’autore in merito alla conduzione dei vasti latifondi della nobiltà russa e alla gestione dei rapporti con i contadini.


Recensione
Anna Karenina è uno dei grandi capolavori del realismo russo dell’800 ma è anche una delle opere più belle della letteratura europea per la delicata e pregevole analisi psicologica dei personaggi, dei loro sentimenti e delle loro passioni ma anche per gli interessanti e suggestivi quadri d’ambiente che l’autore realizza.
Così tipicamente russo per questi aspetti, il romanzo attraversa però i secoli e i luoghi perché parla un linguaggio universale, quello dell’amore e della passione, della fedeltà e della gelosia, della colpa e del perdono, del contrasto tra le regole sociali e i moti del cuore, offrendoci intatti e vivi, eterni e attuali, quegli uomini e quelle donne, con le loro sofferenze e con i loro desideri.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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