Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Solo il tempo di morire
Autore: Roversi Paolo
Editore: Marsilio
Argomento: Giallo
Anno: 2015, Pagine: 461
Autore
P. Roversi è scrittore, giornalista e sceneggiatore: vive e lavora a Milano.
La storia
Le vicende si svolgono negli anni ’70 e ’80 a Milano dove tre bande di malavitosi si scontrano per ottenere il potere criminale sulla città: Faccia d’angelo, il Catanese e il bandito dagli occhi di ghiaccio si affrontano senza esclusione di colpi stabilendo o disfacendo alleanze per conseguire il proprio scopo, cioè il controllo sul gioco d’azzardo, sulla prostituzione e sul mercato della droga.
I criminali purtroppo possono, in alcuni casi, contare sull’appoggio di politici e personaggi influenti che offrono coperture alle loro attività, il fatto poi che essi utilizzino una serie di prestanome anche per il riciclaggio del denaro sporco, rende difficile per le forze dell’ordine trovare prove a loro carico.
Nonostante questo, il commissario Antonio Santi, onesto e tenace, pur nella consapevolezza che non sempre la giustizia riesce a trionfare, è comunque determinato a rendere un luogo migliore la sua città e, almeno in parte, riesce nel suo intento.
Recensione
I fatti presentati prendono spunto dalla realtà milanese di quegli anni: lo scrittore, infatti, ha compiuto attenti ricerche per riferire nel modo più attendibile le vicende.
Sono stati cambiati i nomi dei protagonisti e, ovviamente, è presente una componente “romanzata”, come accade in Romanzo criminale, di cui l’opera ora presentata costituisce la versione milanese.
Superata qualche difficoltà iniziale dovuta alla presenza di molti nomi e soprannomi, la lettura procede scorrevole e interessante ma, secondo me, non ha proprio lo spessore di Romanzo criminale, né per la caratterizzazione dei personaggi né per la qualità della scrittura.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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