Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il bacio d'acciaio

Autore: Deaver Jeffery

Editore: Rizzoli

Argomento: Giallo

Anno: 2016, Pagine: 558


Autore
Ex avvocato e ora scrittore a tempo pieno, vive tra la California e la Virginia. Ha ricevuto diversi premi letterari ed è il “padre” della celebre coppia di investigatori Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.


La storia
Amelia Sachs con la sua squadra è sulle tracce di un pericoloso assassino che è stato individuato in un centro commerciale ma quando la polizia è sul punto di catturarlo si verifica un terribile incidente per il malfunzionamento di una scala mobile e un uomo muore tra atroci tormenti.
Lincoln Rhyme, contattato dall’avvocato della vittima, si occupa della causa civile con relativa richiesta di risarcimento ma, mentre analizza gli elementi che dovrebbero dimostrare la responsabilità della ditta produttrice, fa un’interessante scoperta che permette di collegare il caso di Amelia con quello di cui l’investigatore si sta occupando.
Infatti l’assassino che sta cercando Amelia è in realtà un pericoloso serial killer che colpisce utilizzando una sofisticata pirateria informatica attraverso la quale manomette macchinari industriali ed elettrodomestici che hanno dispositivi di accensione a distanza, così questi oggetti si trasformano in terribili strumenti di morte.
L’uomo rivendica poi gli omicidi tramite internet presentandosi come Il Guardiano del Popolo, in lotta contro lo smodato desiderio di possedere che rende l’uomo schiavo della tecnologia.
Attente indagini svelano però un legame tra le vittime e proprio partendo da questo Amelia e Lincoln arriveranno alla soluzione del caso dopo, come sempre, inaspettate battute finali.


Recensione
Nella prima parte del romanzo ci sono troppi fili conduttori che si collegano tra loro a volte in modo un po’ maldestro: nella parte successiva la vicenda è più accattivante ma segue schemi che l’autore ha utilizzato ormai troppe volte quindi diverse svolte sono a sorpresa solo per il lettore che non conosce Deaver.
Senza dubbio lo scrittore è scaduto dai tempi del celebre Collezionista di ossa, reso famoso anche dalla efficace versione cinematografica, i suoi romanzi ormai da alcuni anni hanno preso una piega decisamente troppo commerciale e sono così numerosi che è probabile da parte sua l’utilizzo di ghostwriter ma, almeno di tanto in tanto, continuo a leggere i suoi gialli per affetto verso l’incredibile e burbero Lincoln Rhyme.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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