Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Zuleika apre gli occhi
Autore: Jachina Guzel'
Editore: Salani
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2017, Pagine: 490
Autore
G. Jachina è nata a Kazan nel 1977. Giornalista e sceneggiatrice, questo è il suo romanzo d'esordio.
La storia
Provincia di Kazan, Tatarstan, 1930
Zuleika è la moglie di Murtaza: è una brava moglie, accudisce la casa, il marito e la suocera, prepotente e ostile nei suoi confronti anche perché, purtroppo, non è stata capace di dare al marito un figlio.
Murtaza è un contadino benestante, un kulak, i suoi granai e i suoi animali gli consentono di avere cibo in abbondanza, anche se a Zuleika ne spetta molto poco, ma così deve essere.
Nell’URSS dall’economia socialista non possono esistere contadini più ricchi di altri, per questo Stalin, abolita la NEP, dà il via alla collettivizzazione forzata e al trasferimento coatto dei kulaki.
Murtaza e gli altri kulak della regione sono preoccupati perché dopo l’ammasso forzoso durante la guerra civile, temono di essere di nuovo privati delle loro risorse: sono timori fondati perché l’Armata rossa arriva anche nella provincia di Kazan e, con violenza, i kulaki sono privati delle loro case e dei loro beni per essere trasferiti in remote zone della Siberia con il compito di bonificare quelle terre inospitali.
Così inizia per Zuleika, rimasta vedova, un lungo viaggio insieme ad altri sventurati come lei: sono centinaia, kulaki o borghesi, sfruttatori da rieducare, ammassati in vagoni senza luce, senza aria, in condizioni invivibili, sotto il controllo del compagno comandante Ivan Ignatov.
Dopo molte settimane di viaggio, durante le quali Zuleika stabilisce un legame di amicizia con altri sventurati, i sopravvissuti arrivano nell'attuale Semruk: inizia allora una vera e propria lotta per la sopravvivenza durante la quale, pur nell'orrore, ciascuno rivela la parte migliore di sé, anche il compagno comandante, e nell'assurdo di quella Storia sopravvive un’esitante luce di umanità.
Recensione
Splendido!!!!
Una lettura veramente affascinante, un libro che, arrivati all'ultima pagina, si saluta con molto dispiacere!
Zuleika, la protagonista femminile, è una figura indimenticabile, viva e umana, delineata con sensibilità e delicatezza, ma sono indimenticabili anche gli altri personaggi, come il comandante Ivan.
La vicende sono inserite in un contesto storico particolarmente tragico: la persecuzione dei kulaki, infatti, comportò milioni di vittime ma l’autrice, senza nascondere l’orrore e la malvagità di tanti, celebra l’amore e la vita anche nell'inferno della deportazione con una scrittura aggraziata ed elegante che unisce la potenza di un grande romanzo storico alla dolcezza dei sentimenti più forti dell’animo umano.
Secondo me, il miglior romanzo storico di questi ultimi anni!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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