Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: I dubbi di Salaì

Autore: Monaldi Rita, Sorti Francesco

Editore: Baldini & Castoldi

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2017, Pagine: 389


Autore
R. Monaldi e F. Sorti, giornalisti, sono sposati e vivono con i loro figli tra Roma e Vienna.


La storia
Salaì, giovane allievo e figlioccio di Leonardo da Vinci, lo segue a Roma dove il maestro si reca per studiare “le ruine romane antique”, almeno questa è la versione ufficiale.
Salaì sospetta che sia un altro il motivo che spinge Leonardo a Roma, anche per un certo andirivieni di personaggi e di messaggi nella loro casa di Firenze poco prima della partenza.
In effetti, come il giovane scopre ben presto, all’artista è stato affidato addirittura dal temibile Valentino un incarico che consiste nell’individuare i responsabili delle “maldicenze” diffuse su Papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia) e la sua famiglia.
Le indagini procedono con mille difficoltà di cui puntualmente Salaì rende conto ad un importante personaggio fiorentino (il nome viene rivelato al termine dell’opera) attraverso delle lettere con le quali aggiorna quotidianamente il suo “magnifico padrone” e che formano il romanzo.
E’ comunque Salaì che ha le intuizioni più perspicaci e l’intraprendenza per verificarle mentre Leonardo appare spesso timoroso e impaurito forse perché, come dice Salaì, non fa altro che pensare a costruire macchine che non funzionano senza godersi né le donne né la vita, alle quali non rinuncia affatto Salaì (soprattutto alle donne).
Le abilità investigative del figlioccio di Leonardo permettono ai protagonisti di scoprire una vera e propria congiura ai danni di Papa Borgia ma più difficile sarà esibire le prove al segretario del Valentino.
Ancora una volta ci pensa Salaì con uno stratagemma con il quale rivela anche altre doti, oltre a quelle già manifestate nelle vicende precedenti, sebbene, come riferisce il giovane, Leonardo non faccia altro che dirgli di stare zitto perché è un ignorante.


Recensione
E' un romanzo epistolare di carattere storico ma è anche un giallo e nello stesso tempo una satira, quindi molti generi si mescolano in queste pagine che in modo irriverente ci presentano aspetti più quotidiani di Leonardo e di altri personaggi storici.
La storia, di fatti e persone, è filtrata attraverso lo sguardo di Salaì, personaggio indimenticabile: donnaiolo, spendaccione e un po' furfante, è guidato da senso pratico e filosofia spicciola per cui, anche se in modo rozzo, si rivela un autentico “cervello fino” molto più abile dello stesso Leonardo.
Il linguaggio utilizzato è quello semplice e sgrammaticato di un popolano come Salaì che gli autori ricostruiscono con grande abilità e con effetti, in più casi, veramente esilaranti.
E' un romanzo molto particolare che racconta del passato e ci illumina sul presente con un protagonista narratore indimenticabile e tanto divertente.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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