Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il discepolo

Autore: Hjorth Michael e Rosenfeldt Hans

Editore: Einaudi

Argomento: Giallo

Anno: 2013, Pagine: 665


Autore
I due autori sono svedesi e questo è il loro primo romanzo.
Rosenfeldt è il creatore di una bellissima serie di genere giallo che si intitola "Il ponte" di cui a breve sarà trasmessa la quarta (forse ultima) stagione.


La storia
Alcune donne vengono trovate uccise con modalità particolarmente efferate, le stesse utilizzate da un pericoloso serial killer, Edward Hinde, ora in carcere da alcuni anni grazie al profiler Sebastian Bergman: è stata proprio la soluzione di questo caso a renderlo famoso.
Quindi l’assassino è un emulatore, un copycat, però sulla scena del crimine sono presenti alcuni particolari che non sono stati mai resi noti, dettagli che solo Hinde e gli investigatori che si occuparono del caso conoscono: addirittura sembra che sia stato proprio Hinde a commettere gli omicidi.
La squadra Omicidi coinvolge Sebastian nelle indagini: lo psicologo è convinto che, sebbene in isolamento, Hinde comunichi con qualcuno all’esterno e dia precise direttive, che ci sia lui, in conclusione, dietro gli omicidi.
L’ipotesi diventa certezza quando Sebastian individua lo schema seguito nella scelta delle vittime: le donne uccise, infatti, sono state tutte sue amanti. A questo punto è chiaro che la partita è tra Sebastian e Hinde, per questo lo psicologo teme per Vanja, forse il serial killer ha scoperto il suo segreto…


Recensione
Questo è il secondo romanzo della trilogia dedicata a Sebastian Bergman: per la recensione vedere il primo romanzo, "Oscuri segreti"


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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