Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La donna alla finestra

Autore: Finn A.J.

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 2018, Pagine: 349


Autore
A.J. Finn è americano: ha lavorato con molte testate giornalistiche. Questo è il suo romanzo di esordio.


La storia
La dottoressa Anna Fox, psicologa, vive da quasi un anno reclusa volontariamente in casa.
In seguito, infatti, ad un terribile trauma, la donna soffre di una grave forma di agorafobia che sta curando con un terapeuta e con farmaci che, però, la donna utilizza in modo caotico e unendoli ad un’eccessiva quantità di alcool.
Trascorre le giornate vagando da una stanza all’altra della sua grande casa, pensando al marito e alla figlia, guardando vecchi film in bianco e nero e spiando i suoi vicini, in particolare gli ultimi arrivati, i Russel.
La famiglia è formata da Alistair, che sembra molto severo, dalla dolce Jane e dal loro figlio adolescente, Ethan, timido e impacciato.
Jane ed Ethan, in momenti diversi, fanno visita ad Anna che prova molta simpatia per entrambi: la famiglia Russel le sembra una famiglia serena e fortunata.
Una sera, mentre, come suo solito, li spia dalla finestra, assiste ad una scena agghiacciante: chiede aiuto, informa la polizia… però non viene creduta, nel quartiere tutti la conoscono come malata, i vari mix di alcool e psicofarmaci che continuamente ingurgita non depongono a suo favore e il detective Little è convinto che sia l’immaginazione malata della donna a farle vedere realtà inesistenti.
Nei giorni seguenti, però, Anna scopre dettagli e indizi che le confermano ciò che ha visto ma, scoprirà a sue spese, la verità è decisamente più tragica di ogni sua supposizione.


Recensione
L’autore è molto abile nel rendere l’atmosfera soffocante in cui la protagonista si è autoesclusa dalla vita reale e nel lasciare incerto il limite tra ragionevolezza e follia della sua mente.
La narrazione, tuttavia, procede per buona parte del romanzo troppo lentamente con circostanze e situazioni sulle quali l'autore insiste anche troppo.
Il colpo di scena finale è veramente inaspettato e restituisce valore ad un'opera che, comunque, poteva essere migliore se ridotta di un centinaio di pagine.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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