Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il cacciatore di orfani

Autore: Sigurdardottir Yrsa

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 2018, Pagine: 405


Autore
Prima di dedicarsi alla scrittura l’autrice, nata a Reykjavik nel 1963, lavorava come ingegnere civile.
Questo romanzo, primo nelle classifiche islandesi, ha ottenuto successo internazionale.


La storia
Una donna viene uccisa nella sua casa con una violenza inaudita: unica testimone la figlia, una bimba di 7 anni che, nascosta sotto il letto, riesce a cogliere alcuni particolari dell’assassino.
Il responsabile dell’inchiesta, Huldar, si rivolge a Freyja, psicologa della Children’s House, per interrogare la piccola Margret.
Intanto il killer uccide un’altra donna con modalità ugualmente feroci: le due donne non hanno legami, nulla in comune. In entrambe le scene del crimine l’assassino non lascia indizi né prove genetiche, è quindi sicuramente scrupoloso e organizzato, lascia però degli strani messaggi, formati da numeri, gli stessi messaggi che un giovane radioamatore, Karl, ascolta dalla sua radio.
Per il ragazzo questi messaggi, trasmessi con voce robotica, sono inquietanti oltre che misteriosi: quando poi scopre la chiave di lettura, forse è troppo tardi…


Recensione
Il giallo, che si ambienta in Islanda, a Reykjavik, ha una struttura piuttosto solida e articolata: la trama è coinvolgente e interessante, caratterizzata da una suspense sostenuta per tutta la narrazione, sono credibili e coerenti i personaggi ed è originale l’espediente delle trasmissioni radio.
Un bel giallo, consigliabile agli amanti del genere.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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