Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Manhattan Beach
Autore: Egan Jennifer
Editore: Mondadori
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2018, Pagine: 505
Autore
J. Egan, nata a Chicago, è considerata una delle voci più importanti della narrativa americana contemporanea.
La storia
Le vicende si svolgono a New York dall’inizio degli anni ’30 fino alla conclusione della seconda guerra mondiale.
La protagonista, Anna, è un’adolescente molto affezionata al padre, Eddie, e lo accompagna nelle sue visite di “lavoro”: l’attività dell’uomo è al limite della legalità ma in quegli anni difficili, dopo la crisi del ’29, ognuno si arrangia come può.
Improvvisamente Eddie scompare: dopo inutili ricerche Anna, insieme alla madre e alla sorella, impara a vivere senza di lui, accettandone l’assenza.
Trascorrono alcuni anni e Anna, ormai giovane donna, come tante altre ragazze, lavora in un cantiere navale, contribuendo così allo sforzo bellico. Dopo aver assistito all’immersione di un palombaro, decide che è quello il lavoro che vorrebbe svolgere: con determinazione e coraggio riesce a superare diffidenze e pregiudizi e a diventare la prima donna palombaro.
Intanto conosce Dexter Stlyles, personaggio di dubbia onestà, che Anna intuisce collegato alle vicende del padre: con l’aiuto di Dexter, la giovane crede di aver dato risposte alle sue domande riguardo alla scomparsa di Eddie ma altri interrogativi e altri dilemmi stanno per sconvolgere la sua vita.
Recensione
Il tema di fondo del romanzo, secondo me, è la ricerca: infatti anche quando non palese l’assenza del padre e il desiderio di conoscere i motivi della sua scomparsa assillano la protagonista.
Questo tema si contestualizza negli anni del secondo conflitto mondiale a Manhattan dove sorgono molti cantieri navali, cruciali per un conflitto che si combatte anche per mare.
La narrazione, che per il tema della ricerca ricorda “Sedici alberi”, è piuttosto lenta e noiosa: l’utilizzo di un linguaggio settoriale (nautico) appesantisce la lettura, già poco brillante a causa di un tono piatto che rende molto difficile per il lettore provare empatia per i personaggi e sentirsi coinvolto nelle vicende narrate.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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