Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il debito

Autore: Cooper Glenn

Editore: Nord

Argomento: Giallo

Anno: 2017, Pagine: 418


Autore
G. Cooper è archeologo, medico, sceneggiatore e produttore cinematografico: il successo ottenuto dai suoi romanzi lo ha reso anche autore di bestseller internazionali.


La storia
Durante le sue ricerche sul cardinal Lambruschini presso la Biblioteca Vaticana, lo studioso americano Cal Donovan si imbatte in una serie di documenti che fanno riferimento ad un debito contratto dalla Santa Sede con la banca Sassoon a metà Ottocento.
Il debito non è mai stato risarcito e, considerando gli interessi, ammonta ora ad una cifra elevatissima; così lo studioso, che gode della stima del Papa (Papa Celestino) comunica al pontefice la sua scoperta.
Sono trascorsi molti anni da quando il debito è stato contratto e gli abili avvocati del Vaticano certamente troverebbero cavilli da permetterne l’annullamento, ma il Papa ritiene doveroso onorare l’impegno e intende farlo con una modalità coerente con l’idea che compito principale della Chiesa è quello di assistere i deboli e i poveri.
Cal diventa il tramite tra il Papa e gli eredi dei Sassoon, ancora banchieri: la Chiesa restituirà l’immensa cifra dovuta ma questa dovrà essere utilizzata per opere di bene a favore dei bisognosi di qualunque razza o religione e gestita da una fondazione nella quale i Sassoon e alcuni esponenti della Curia collaboreranno.
La cifra da restituire sarà ricavata dalla vendita di beni e di alcune opere d’arte possedute dalla Chiesa.
La decisione del Papa incontra però degli oppositori non solo tra alcuni dei componenti della famiglia dei banchieri, che vorrebbero il denaro per sé, ma anche all’interno della stessa Curia: alcuni cardinali ritengono infatti che le scelte di Celestino stiano mettendo a rischio il ruolo e l’importanza della Chiesa nel mondo.
L’opposizione al progetto papale è così forte che non solo alcuni, considerati minacce, vengono uccisi ma anche lo stesso Papa rischia la vita.


Recensione
Anche questo romanzo, come tanti altri dopo “Il codice da Vinci”, racconta di misteri e segreti vaticani, di complotti e di loschi personaggi proprio all’ombra della cupola di S.Pietro ma l’autore, anche se non originale, riesce a rendere la vicenda meno insulsa di tante altre per cui, alla fine, è una storia che si legge volentieri anche se non con particolare trasporto.
I personaggi sono, tutto sommato, coerenti e la scrittura, per quanto semplice, procede con un ritmo incalzante.
La figura del Papa in modo palese ricorda Papa Francesco: anche nella finzione letteraria il Papa abita a S. Marta e vive in modo semplice e frugale, invitando, con l’esempio, ecclesiastici e cristiani a fare le stesse scelte.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


clicca qui per inserire il tuo commento.