Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Titoli di coda
Autore: Markaris Petros
Editore: Bompiani
Argomento: Giallo
Anno: 2015, Pagine: 308
La storia
In una Grecia soffocata dalle pesanti conseguenze della crisi economica, il commissario Kostas Charitos si trova di fronte ad un caso veramente inquietante. Tutto inizia con il suicidio di un imprenditore greco-tedesco, Andreas Makridis, che aveva progettato la realizzazione di un parco eolico.
Il tragico gesto viene però denunciato all’ambasciata tedesca come omicidio da parte di un gruppo che si firma “I greci degli anni '50”.
Al suicidio, con una distanza di pochi giorni, fanno seguito degli omicidi di cui si assumono la responsabilità, ancora, “I greci degli anni '50” che, riflette il commissario, oggi avrebbero un’età così avanzata da non essere in grado di compiere omicidi così organizzati.
Le indagini di Kostas e del suo gruppo procedono con difficoltà fino a quando il commissario intuisce l’esistenza di un legame che, però, ha poco a che vedere, almeno in apparenza, con i greci degli anni ’50.
Recensione
Non solo giallo, anche romanzo sociale e, in parte, di costume, in quanto ritrae in modo un po’ impietoso la realtà della Grecia contemporanea che, sotto la pressione delle difficoltà economiche, sembra aver dimenticato quei valori che l’hanno resa la culla della civiltà occidentale.
Sono presenti anche collegamenti con la guerra civile che ha sconvolto il paese dopo la fine del II conflitto mondiale: gli echi di quegli scontri non si sono sopiti del tutto e hanno a lungo condizionato i rapporti sociali.
In conclusione, lettura molto piacevole e molto interessante!!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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