Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La scomparsa di Stephanie Mailer

Autore: Dicker Joel

Editore: La nave di Teseo

Argomento: Giallo

Anno: 2018, Pagine: 704


Autore
J. Dicker è nato a Ginevra nel 1985: ha conosciuto il successo con "La verità sul caso Harry Quebert"


La storia
Luglio 1994: ad Orphea, graziosa e tranquilla cittadina vicino New York, si inaugura la I edizione del festival teatrale, voluto dalle autorità cittadine per incrementare il turismo e dare maggiore visibilità al luogo.
Mentre si svolge l’evento, a poca distanza dal teatro, si consuma un feroce quadruplice omicidio: le vittime sono il sindaco, la moglie, il figlio e una giovane donna che, forse testimone inconsapevole, stava facendo jogging.
Del caso si occupano due giovani e promettenti agenti, Jesse Rosenberg e Derek Scott i quali, dopo indagini molto scrupolose, individuano l’assassino.
Luglio 2014: ad Orphea, a pochi giorni dall’inizio del festival teatrale, una giovane giornalista, Stephanie Mailer, si presenta a Jesse dicendogli che ha commesso un errore, quello individuato all’epoca, non era l’assassino.
Jesse non presta ascolto alle parole della giovane perché sicuro del lavoro svolto anni prima ma quando la ragazza scompare e la sua abitazione viene data alle fiamme, sospetta che Stephanie fosse a conoscenza di qualche elemento a lui sconosciuto.
Alcuni giorni dopo il corpo di Stephanie, assassinata, viene ritrovato in un lago: a questo punto il detective non ha più dubbi, occorre riaprire l’indagine perché l’assassino di allora è ancora in circolazione e deve essere fermato.
Con l’aiuto di Derek e della giovane poliziotta Anna Kramer l’indagine viene ripresa dall’inizio ed emergono dettagli, testimonianze ma soprattutto vengono svelati segreti insospettabili.


Recensione
Molto, molto avvincente!!!!
Il narratore non è più l’ironico personaggio dei primi due romanzi ma la storia è raccontata da più voci, quelle dei personaggi maggiormente coinvolti nella vicenda: questa soluzione narrativa, che non è niente di nuovo, da un lato rende l’esposizione più mossa, dall’altro richiede più attenzione per cui, secondo me, questo è un romanzo che dovrebbe essere letto nel giro di pochi giorni, molte pagine per volta.
Non è difficile farlo perché il racconto cattura moltissimo l’attenzione con continue allusioni a fatti inquietanti che vengono svelati solo molto gradualmente.
Qualche passaggio forse, ripensandoci a mente fredda, è un po’ più debole ma, nonostante ciò, la storia, complessa e articolata, è anche ben strutturata e proprio bella da leggere!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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