Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Prima di mezzanotte

Autore: Klavan Andrew

Editore: Longanesi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1996, Pagine: 314


Autore
A. Klavan, laureato a Berkeley, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti letterari.


La storia
Frank Beachum, dopo 6 anni trascorsi nel braccio della morte, sta per essere giustiziato con un’iniezione letale, riconosciuto colpevole dell’omicidio di una giovane cassiera di un supermercato.
L’uomo si è sempre proclamato innocente ma ci sono due testimonianze che lo inchiodano senza ombra (così sembra) di dubbio.
L’esecuzione è fissata per mezzanotte: alcune ore prima, alle 3 del pomeriggio, un giornalista ha ottenuto la possibilità di intervistare il condannato allo scopo di scrivere un articolo non tanto sulla pena di morte quanto sui sentimenti e sugli stati d’animo provati da un individuo in quella tragica situazione.
Il reporter incaricato è Steve Everett: cinico, donnaiolo, insofferente delle regole… in una parola inaffidabile come uomo e come marito ma un bravo giornalista, infatti, prima di andare al penitenziario, si reca nel supermercato in cui è avvenuto l’omicidio ma, giunto sul luogo, si accorge di alcune particolari che rendono poco attendibili le due testimonianze su cui si fonda l’accusa.
Altre improvvisate indagini gli confermano l’innocenza di Frank ma il tempo scorre rapidamente e per ottenere dal governatore una sospensione dell’esecuzione (che avverrà alle 24) occorrono prove: alle 22:30 Steve si sta sbronzando in un bar per dimenticare il fallimento della sua vita matrimoniale e lavorativa quando ha un’intuizione, forse potrebbe ottenere una prova da consegnare al governatore ma dimostrare l’innocenza di Frank è una impossibile corsa contro il tempo…


Recensione
Nel romanzo ci sono pagine dai toni più sommessi e intimistici: le riflessioni di Frank, le sue paure, il suo desiderio di mostrarsi sereno per non far ulteriormente soffrire la moglie e la figlia, le sue preghiere…: infatti è nella fede che Frank cerca la forza di affrontare questa difficilissima prova ma all’avvicinarsi della mezzanotte anche le sue certezze religiose vacillano.
Altre pagine, invece, raccontano con ritmo frenetico le peripezie di Steve ed i suoi tentativi, che sembrano vani, di affermare l’innocenza del condannato: il reporter, però, non è un eroe nel senso tradizionale del termine, lui stesso manifesta il suo relativismo morale e non fa nulla per nascondere i suoi difetti.
La lettura è, secondo me, molto accattivante, in diverse parti quasi “adrenalinica”, grazie ad una scrittura nervosa che però si concede anche tratti delicati per riflettere sulla vita e sull’amore


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


clicca qui per inserire il tuo commento.