Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Per cause innaturali

Autore: James P.D.

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 1992, Pagine: 240


Autore
Nata nel 1920 a Oxford, insignita del titolo di baronetta per i suoi meriti di scrittrice, P. D. James è considerata la più grande autrice vivente di detective fiction.


La storia
L’ispettore Adam Dalgliesh, al termine di una lunga e complessa indagine, si è concesso un periodo di vacanza da trascorrere nel tranquillo Suffolk, in un piccolo e sonnolento villaggio sulla riva del mare, ospite di sua zia Jane.
In realtà, poche ore dopo il suo arrivo, viene coinvolto nelle indagini su di un omicidio che sconvolge la piccola comunità anche per le modalità dell’uccisione, infatti l’uomo è stato trovato nella sua imbarcazione alla deriva con entrambe le mani tagliate.
La vittima, Maurice Seton, è uno scrittore mediocre ma con un’alta considerazione di se stesso: nel paese frequenta alcune persone tutte legate all’editoria, si tratta di un gruppo di scrittori ma non tutti con reali doti artistiche.
Comunque, visti i loro rapporti con la vittima, sono tutti sospettati anche se dopo l’autopsia il crimine commesso è meno grave perché Seton risulta morto per cause naturali. L’ipotesi non convince l’ispettore Dalgliesh che conduce indagini parallele a quelle della polizia locale, rischiando anche la propria incolumità.


Recensione
Sono già stati recensiti altri romanzi della serie dedicata all’ispettore Adam Dalgliesh: in questa libro si ritrovano tutte le caratteristiche della serie ma diluite in una narrazione che, questa volta, è di una lentezza eccessiva al punto da rendere la lettura un po’ noiosa.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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