Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il concilio di pietra

Autore: Grangé Jean-Christophe

Editore: Garzanti

Argomento: Giallo

Anno: 2005, Pagine: 416


Autore
Di questo autore sono stati pubblicati diversi romanzi, tra cui “I fiumi di porpora” (nel 2000 è diventato un film) e “L’impero dei lupi”(anche questo in versione cinematografica)


La storia
Protagonista del romanzo è una giovane etologa trentenne, Diane Thiberge, che vive a Parigi. Pur essendo single, riesce ad adottare un bambino ospitato presso un orfanotrofio tailandese.
Il bambino, quando è stato accolto, pronunciava solo due sillabe, Lu Sian, così Diane decide di chiamarlo Lucien.
Dopo poche settimane dall’arrivo di Lucien a Parigi, la giovane e il bambino rimangono coinvolti in un tragico incidente, in seguito al quale Lucien è in coma.
Con angoscia, Diane viene informata dai medici che le condizioni del suo bambino sono praticamente disperate ma, una notte, un medico entra nella stanza di Lucien e si offre a Diana per tentare, con l’agopuntura, di strappare il bambino dal coma.
Il medico sembra tenere in modo particolare alla salute di Lucien (questo bambino deve vivere, cosi si esprime): Diane, ormai disperata, accetta e, in effetti, il giorno successivo, la salute del bambino, miracolosamente, ha incredibili progressi ma, nello stesso tempo, la polizia informa Diane che l’agopunturista è stato ucciso con una barbarie indescrivibile.
Forse per individuare l’assassino può essere utile conoscere l’etnia di Lucien, allora Diane si mette in contatto con vari specialisti e viene a sapere che il suo bambino appartiene ad una etnia in via di estinzione che vive nella taiga mongola, dove l’agopunturista aveva lavorato un periodo in un laboratorio di esperimenti nucleari.
A questa zona e a questo laboratorio , dove si studia anche la parapsicologia, sono legati anche altri personaggi del romanzo, come il presunto organizzatore dell’incidente, che, in realtà è un tentato omicidio.
Diane, per trovare la chiave del mistero, dovrà trasferirsi in Mongolia dove vivrà incredibili esperienze a contatto con l’antico potere sciamanico e conoscerà una agghiacciante verità.


Recensione
Giallo gradevole e coinvolgente: originale la trama e frequenti i colpi di scena che si susseguono, con ritmo serrato, fino all’ultima pagina.
Nella trama sono presenti anche elementi legati alla sfera del “paranormale” che costituiscono un motivo ulteriore di interesse.Adatto a tutte le età, la lettura procede agevolmente anche grazie ad un linguaggio semplice e scorrevole.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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