
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Ninfee nere
Autore: Bussi Michel
Editore: e/o
Argomento: Giallo
Anno: 2016, Pagine: 394
Autore
M. Bussi è l’autore francese di gialli attualmente più venduto oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen. Ninfee nere è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi: Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac, Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne.
La storia
Nel 1890 Claude Monet acquistò un casolare nel grazioso paesino di Giverny, in Normandia: nel giardino, ornato da moltissimi fiori, creò un piccolo stagno popolato, in particolare, da ninfee, soggetto che dipinse in più di 200 celebri tele che rivelano uno studio originalissimo della luce e dei colori.
Dopo la sua morte, avvenuta a Giverny nel 1926, il paese è diventato meta molto frequentata dagli amanti dell’Impressionismo.
In tempi moderni, il paese è profondamente scosso da un delitto, la vittima, Morval, è un medico molto amante dell’arte: il modus operandi dell’omicidio, come si scopre poi, è simile a quello utilizzato molti anni prima per uccidere addirittura un bambino di 11 anni ma quel vecchio caso non è stato mai risolto perché, nonostante i sospetti, era stato liquidato come incidente.
Le indagini su Morval procedono con molta fatica, pochi indizi e troppe piste (o false piste) da seguire anche il movente è un mistero: gelosia, passione per una donna o per Monet e per le sue celebri Ninfee?
Un’anziana, che conosce molto bene il paese, percorso in lungo e in largo in compagnia del suo fedele pastore tedesco Neptune, afferma, però, di conoscere la verità…
Recensione
Molto bello!!
Suggestiva l’ambientazione e interessante il contesto: i personaggi sono credibili e si muovono con coerenza nella storia, raccontata con una scrittura scorrevole ma non banale.
Il finale…assolutamente a sorpresa!!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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