Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La ragazza della nave

Autore: Indridason Arnaldur

Editore: Guanda

Argomento: Giallo

Anno: 2018, Pagine: 336


Autore
A. Indridason è nato nel 1961 a Reykjavik: giornalista e critico cinematografico, si è poi dedicato alla scrittura sia di romanzi sia di sceneggiature.


La storia
Nel 1940, in seguito all’occupazione nazista della Scandinavia, il governo islandese riporta in patria i suoi cittadini, residenti per vari motivi in quei paesi, con la nave Esja la cui meta è il porto di Reykjavik. A bordo della nave c’è anche una giovane infermiera che, inutilmente, ha atteso a lungo il suo fidanzato, studente di medicina. Durante il viaggio, segnato da alcuni momenti molto difficili, la giovane donna incontra una vecchia conoscenza e viene anche a sapere quello che è accaduto al suo fidanzato.
Tre anni dopo Reykjavik vive l’occupazione americana: i rapporti tra gli islandesi e i soldati USA non sono semplici anche per la superba prepotenza di alcuni di questi ultimi. Forse questa situazione è all’origine dell’omicidio di Jenni, un giovane islandese omosessuale, e della scomparsa di una giovane donna che, nella speranza di un futuro felice in America, frequentava abitualmente i soldati.
Le indagini su questi crimini sono affidate all’investigatore Flovent e al suo collega della polizia militare, Thorson, però i due devono occuparsi contemporaneamente anche di un altro caso: lungo la costa, infatti, il mare ha portato a riva il cadavere di un uomo all’apparenza caduto in acqua accidentalmente o forse suicida ma durante l’autopsia viene scoperto un particolare decisamente inquietante.


Recensione
I due protagonisti, Flovent e Thorson, sono gli stessi de “Il commesso viaggiatore” (recensito in questo sito) quindi anche il contesto storico è il medesimo. La narrazione, che procede in modo pacato e coerente, si sviluppa lungo due piani temporali, a distanza di tre anni, ma questa divaricazione non complica la lettura: lo svelamento della verità procede gradualmente anche se il lettore attento riesce ad intuire, prima della conclusione, come si sono svolti in realtà i fatti. Secondo me, è una lettura molto interessante e, sebbene la tensione narrativa sia meno intensa rispetto ad altri gialli, molto piacevole.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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