Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Divorare il cielo

Autore: Giordano Paolo

Editore: Einaudi

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2018, Pagine: 430


Autore
Paolo Giordano (Torino, 19 dicembre 1982) è uno scrittore e fisico italiano.
Nel 2008 ha vinto il premio Strega con il suo primo romanzo: La solitudine dei numeri primi.


La storia
Teresa vive a Torino con la famiglia ma trascorre le estati a Speziale, in Puglia, nella villa della nonna: un giorno, in un’estate calda e assolata, l’adolescente incontra i tre ragazzi che vivono nella masseria confinante, sono Nicola, il figlio del proprietario, Tommaso e Bern in affido.
Molto diversi tra loro sono però anche molto legati, come fossero fratelli: il più carismatico è Bern che colpisce subito l’attenzione di Teresa.
La ragazzina trascorre sempre più tempo alla masseria e partecipa ai riti che la famiglia celebra: sono riti che nascono da una fede cattolica mescolata con elementi orientali e panteistici.
Passano gli anni e l’attrazione di Teresa per Bern si trasforma in un sentimento molto forte e condiviso ma poi una particolare circostanza li divide.
Dopo alcuni anni di lontananza, Teresa, studentessa di Biologia, ritorna a Speziale e nella masseria ritrova Bern e gli amici di allora insieme ad altri giovani che hanno formato un gruppo di ecologisti molto attivi e molto rigorosi.
In questa comunità, che ricorda quelle della contestazione del ’68, Teresa si trasferisce a vivere, non vorrebbe, afferma, essere altrove: l’amore tra lei e Bern non si è mai sopito e si risveglia forte e assoluto ma ancora la vita e la storia prepotentemente li travolge con difficili prove.


Recensione
La scrittura dell'autore è certamente accattivante e avvolgente per cui il lettore è preso dalle pagine e dalle vicende che scorrono veloci ma, secondo me, la storia narrata è un po' dispersiva e inconcludente, per cui, arrivati in fondo ci si chiede quale sia il senso del tutto.
I personaggi non sono particolarmente simpatici e alcune svolte, tipo la conclusione, sono improbabili e al limite dell'assurdo.
E' vero che l'autore indaga nella profondità dell'animo umano, in particolare dei giovani, ma questa indagine non mi sembra così significativa.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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