Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Un aereo senza di lei
Autore: Bussi Michel
Editore: Mondadori
Argomento: Giallo
Anno: 2014, Pagine: 404
Autore
M. Bussi è l’autore francese di gialli attualmente più venduto oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen.
La storia
1980: l’Airbus 5403 Istanbul-Parigi si schianta sui monti del Giura, l’unica sopravvissuta è una bambina di 3 mesi ma a bordo dell’aereo c’erano 2 bambine così piccole e la “miracolata” non ha elementi che permettano il suo riconoscimento.
Due famiglie, i Vidal, modesti ambulanti, e i De Carville, ricchi e potenti, si contendono la bambina: le analisi del DNA ancora non esistono e il gruppo sanguigno non permette di stabilire chi sia la bimba che i giornalisti chiamano Lylie, sintetizzando i nomi delle due neonate. I giudici, chiamati a stabilire l’identità della piccola, lo fanno più in base a supposizioni che a prove certe.
La famiglia Carville assume un investigatore privato, Credule Gran-Duc, profumatamente pagato, per stabilire con certezza chi sia la bambina: le sue indagini, portate avanti per 18 anni, si concludono in un vicolo cieco ma proprio quando l’investigatore sta per rinunciare a tutto, improvvisamente gli appare, lampante, la risposta tanto affannosamente cercata, esattamente quando ormai Lylie ha 18 anni e, a sua volta, anche il presunto fratello della giovane, Marc, è alla ricerca, disperatamente, della verità.
Purtroppo Marc trova Gran-Duc ucciso nel suo studio quindi da solo dovrà portare avanti la sua indagine ma, inaspettatamente, un aiuto gli giunge da una bizzarra persona…
Recensione
La struttura della vicenda è ingegnosa, quindi la trama è coinvolgente: anche se il lettore può intuire una parte della verità fin dall’inizio, ovviamente lo svelamento arriva alla fine con una svolta a sorpresa.
Secondo me, però, l’autore indulge troppo su alcuni passaggi che avrebbero dovuto essere più snelli, appesantendo un po’ la narrazione.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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