Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il respiro del sangue
Autore: D'Andrea Luca
Editore: Einaudi
Argomento: Giallo
Anno: 2019, Pagine: 384
Autore
Luca D'Andrea è nato a Bolzano, dove vive: questo è il suo terzo romanzo, gli altri sono recensiti in questo sito.
La storia
Tony Carcano è uno scrittore: vive a Bolzano e scrive romanzi d’amore, storie rosa a lieto fine, che gli hanno dato fama e benessere economico.
Conduce un’esistenza tranquilla, appartata e abitudinaria, in compagnia del suo fedele amico Freddy, un San Bernardo di 110 chili, che viene però sconvolta quando nella sua vita irrompe la giovane Sibylle che, aggressiva e determinata, gli mostra una foto che lo ritrae sorridente accanto al cadavere della madre stesa nel fango.
Tony ricorda bene quell’immagine e quella situazione che risale a diversi anni prima quando, giovane reporter, era stato incaricato di un servizio sul presunto suicidio della giovane donna, Erika, poi era stato assurdamente costretto a sorridere e immortalato in quella situazione tragica.
Tony spiega alla giovane le circostanze e, visto che entrambi sono convinti, per varie cause, che Erika sia stata vittima di un omicidio, insieme, unendo le forze, decidono di indagare pur incontrando molte difficoltà perché è evidente che sulla comunità di Kreuzwirt, nel sud Tirolo, luogo in cui è avvenuto l’omicidio, incombe il potere della famiglia Perkman che, per oscuri motivi, non vuole che si indaghi sul caso.
Superstizioni, antiche leggende, riti esoterici…sembrano essere le chiavi di lettura della morte di Erika, in realtà, come scopriranno Tony e Sibylle, sono molto più concrete le ragioni che spingono gli uomini ad uccidere.
Recensione
Neanche sembra scritto dall’autore di Lissy: “Il respiro del sangue” è pasticciato, più che complesso, per quanto il precedente è geniale, scritto con poca cura per quanto l’altro è lucido ed efficace.
Questa ultima fatica dell’autore è più riconducibile al primo romanzo, per la presenza di tradizioni, folklore e superstizioni ma, dei tre romanzi, quest’ultimo è, secondo me, il meno riuscito, con diversi passaggi poco logici e con personaggi non del tutto convincenti: in conclusione, deludente rispetto alle aspettative.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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