Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L'arte di ascoltare i battiti del cuore
Autore: Sendker Jan Philipp
Editore: Beat
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2014, Pagine: 303
Autore
Jan-Philipp Sendker ha vissuto negli Stati Uniti dal 1990 al 1995 e dal 1995 al 1999 è stato corrispondente in Asia per Stern. Dopo un secondo soggiorno negli Stati Uniti è tornato in Germania, dove lavora come giornalista per Stern. Vive a Berlino con la sua famiglia. Tra i suoi romanzi ricordiamo: L’arte di ascoltare i battiti del cuore (2009) Il sussurro delle onde (2010), Gli scherzi del dragone (2011), Gli accordi del cuore (2015).
La storia
Tin Win, avvocato di successo newyorkese, partito per un incontro di lavoro, non fa più ritorno a casa.
Le indagini della polizia, sollecitate dalla moglie e dalla figlia Julia, preoccupate e addolorate, permettono di rintracciare il cammino dell’uomo fino in Birmania che Tin Win, ventenne, aveva lasciato per trasferirsi negli Usa: poi le tracce dell’uomo si perdono, come se fosse scomparso nel nulla.
A distanza di 4 anni, Julia non si è ancora rassegnata alla sparizione del padre e la ferita si riapre quando trova una lettera dell’uomo, di diversi anni prima, ad una donna che lui chiama Mi Mi. Allora Julia decide di recarsi nel villaggio birmano, residenza della destinataria, alla ricerca del padre.
In questo villaggio incontra un uomo che sembra conoscerla, quasi la stesse aspettando e le racconta la storia di un bambino, Tin Win, che, abbandonato dalla madre e diventato cieco, viene accolto con amore da una vicina di casa che si prende cura di lui come se fosse suo figlio.
La cecità costringe Tin Win ad affinare gli altri sensi, in particolare l’udito che, unito ad una delicatissima sensibilità, gli permette di cogliere non solo il volo di una farfalla ma anche, addirittura, i battiti del cuore.
Adolescente, conosce Mi Mi: anche lei ha un grave handicap che le impedisce di camminare quindi è Tin Win che la porta sulle sue spalle durante le loro passeggiate.
L’amicizia intensa tra i due giovanissimi si trasforma, con il passare del tempo, in un sentimento più forte e più maturo, i loro cuori battono allo stesso ritmo anche quando la vita li costringe a stare lontani.
Recensione
Senza dubbio, anche se un po’ triste, una bella favola, ambientata in uno spazio esotico, sullo sfondo di un monastero buddista: l’attenzione ai sentimenti e ai messaggi del cuore è una capacità non di tutti, ma preziosa e ineguagliabile.
La storia, però, è raccontata con passaggi che vorrebbero creare un’atmosfera sospesa ma che finiscono per essere incongruenti mentre l’intento di suscitare commozione è troppo scoperto.
Alcune pagine sono ripetitive, il fatto poi che l’autore voglia regalarci sentimenti, sogni ed emozioni sarebbe più apprezzabile se i toni fossero meno sdolcinati.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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