Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Furore
Autore: Steinbeck John
Editore: Bompiani
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2019, Pagine: 633
Autore
John Ernst Steinbeck Jr.(Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secolo, autore di numerosi romanzi, racconti e novelle. Fu per un breve periodo giornalista e cronista di guerra nella seconda guerra mondiale.
Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura.
La storia
Le vicende si svolgono nella prima metà degli anni ’30 negli USA ed hanno come protagonisti i componenti della famiglia Joad, in particolare il figlio maggiore Tom che, ritornato nella terra che i suoi coltivavano a mezzadria, dopo aver scontato una condanna in carcere, tocca con mano le conseguenze delle tempeste di polvere che hanno reso i terreni aridi e improduttivi.
Espropriati dalle banche, i Joad, come migliaia di altri mezzadri, sono costretti a lasciare le loro case per trasferirsi a Ovest, in California, attratti dalla promessa di lavoro ben pagato.
Lungo la Route 66 si svolge un vero e proprio esodo: con auto scassate, comprate vendendo tutti i propri averi, accampandosi dove capita, maltrattati dalle guardie, i migranti giungono, con mille stenti, in California.
I Joad guardano ammirati i terreni ricchi e fertili, i campi di cotone pronto per essere raccolto ma le braccia che si offrono per lavorare sono tante e i proprietari terrieri ne approfittano per tenere i salari così bassi che è difficile per le famiglie sopravvivere; a queste difficoltà si aggiunge l’ostilità dei locali per cui i braccianti finiscono per sentirsi stranieri in patria.
I Joad, pur tra tante difficoltà, non perdono né coraggio né speranza e, soprattutto, non perdono mai né la loro dignità né quel sentimento di solidarietà che, più volte, li unisce ai tanti sfortunati che incontrano lungo il loro cammino.
Recensione
Romanzo dalle vicende editoriali complesse, è, a ragione, considerato uno dei libri più importanti a livello mondiale.
Recensito anche come il Grande Romanzo Americano, mostra un’altra faccia dell’America, quella della povertà, della fame e degli squilibri sociali attraverso gli occhi di personaggi indimenticabili.
Anche il linguaggio è quello degli umili protagonisti ma sono vari i toni utilizzati, a volte lirici, a volte drammatici, a volte ironici…in un impasto dagli esiti suggestivi in un’opera indimenticabile.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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