Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Tre atti e due tempi

Autore: Faletti Giorgio

Editore: Einaudi

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2011, Pagine: 143


Autore
Nato ad Asti nel 1950 e scomparso nel luglio del 2014, ha partecipato ad alcune trasmissioni televisive come Drive In.
Si è accostato al mondo della musica leggera collaborando con artisti come Mina e Branduardi.
Con “Io uccido” ha debuttato nella letteratura thriller.


La storia
Silvano, 60 anni, ex boxer finito in carcere per incontri truccati, è da molti anni magazziniere presso una società di calcio in cui gioca anche il figlio, Roberto, considerato un campione dai compagni di squadra e dai tifosi.
Sulla sua presenza tutti contano per la partita decisiva, quella che potrebbe permettere alla squadra di passare in serie A ma Silvano scopre che il figlio ha venduto la partita e incasserà molti soldi se farà perdere la sua squadra. A questo punto l’uomo deve salvare la squadra e salvare il figlio evitandogli la prigione…


Recensione
Breve romanzo che si legge con molto piacere, tra l’altro a me piace la scrittura di questo artista, purtroppo scomparso: la trama propone un tema purtroppo sempre attuale, quello delle scommesse clandestine e delle partite truccate ma ancor più significativo è il rapporto padre figlio che, segnato anche da errori, il genitore cerca comunque di ricostruire.
Una storia un po’ malinconica ma gradevole.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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