Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il rumore del mondo

Autore: Cibrario Benedetta

Editore: Mondadori

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2018, Pagine: 751


Autore
Benedetta Cibrario, scrittrice italiana, è nata a Firenze nel 1962. Laureata in Storia e Critica cinematografica, durante gli anni universitari collabora con il “Giornale dell’Arte” e con “L’Espresso”. Dopo l’università si trasferisce più volte tra l’Italia e l’Inghilterra, per motivi professionali. Esordisce nel 2007 con un romanzo pubblicato da Feltrinelli, Rossovermiglio, che l’anno seguente si aggiudica il Premio Campiello e viene pubblicato in diversi paesi europei. Nel 2009, invece, esce Sotto i cieli noncuranti (Feltrinelli), premiato con il Premio Rapallo Carige 2010. Negli anni successivi seguono il romanzo breve Lo scarnuso (Feltrinelli, 2011) e Il rumore del mondo (Mondadori, 2018).


La storia
Il giovane Prospero Vignon, di nobile casato, è un ufficiale del regno Sabaudo: nel 1838 trascorre alcuni mesi a Londra e conosce, nell’atmosfera vivace e brillante della capitale inglese, Anne Bacon, la giovane e affascinante figlia di un mercante di stoffe.
Anne, intelligente e spigliata, è molto legata alla sua famiglia e alla sua città ma, innamorata di Prospero, accetta la sua proposta di matrimonio anche se questo significa per lei trasferirsi in un paese straniero, l’Italia e in una città sconosciuta, Torino.
Anne segue il suo sposo ad alcuni giorni di distanza ma durante il viaggio contrae il vaiolo che compromette la sua bellezza, quindi giunge a Torino molto turbata e inquieta.
La vita familiare, nel palazzo maestoso e severo dei Vignon, è per Anne fonte di continua angoscia per l’indifferenza di Prospero, che sembra un altro uomo, e per il cipiglio ostile del suocero.
Trascorrono i mesi, gli anni… Anne ha ormai rinunciato all’amore coniugale ma sono cambiati i suoi rapporti con il suocero che ha imparato ad apprezzare e ad amare la sua nuora inglese, poi la beneficenza verso i più sfortunati, alcune amicizie sincere, aiutano Anne a trovare un suo posto nella società torinese attraversata, per altro, da venti di cambiamento che porteranno prima alle riforme di Carlo Alberto, poi alla fallimentare prima guerra d’indipendenza.


Recensione
Il romanzo, in modo puntuale, presenta le vicende storiche e le trasformazioni politiche ed economiche che caratterizzano lo Stato Sabaudo dal 1838 al 1848, sottolineando anche le diversità con la società inglese molto più aperta e dinamica.
In questo contesto si sviluppano le vicende private dei protagonisti che manifestano atteggiamenti diversi nei confronti dei fermenti nuovi che agitano quegli anni.
Più aperta Anne, rigidamente conservatori Prospero e suo padre, anche se quest’ultimo poi si lascia coinvolgere dagli entusiasmi di un giovane imprenditore investendo capitali nelle sue moderne filande.
Oltre alle vicende storiche, l’autrice, con puntualità, inserisce anche note di costume che rendono completo il quadro di quella società e di quel modo di vivere, con una scrittura che riesce ad essere sempre fresca ed elegante.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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