Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Berta Isla
Autore: Marias Javier
Editore: Einaudi
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2018, Pagine: 488
Autore
Scrittore spagnolo. Nato da una famiglia di intellettuali anti-franchisti, si è laureato all'Università Complutense di Madrid: è considerato uno degli esponenti più significativi della generazione contemporanea.
La storia
Le vicende si svolgono a Madrid nella seconda metà del Novecento.
Berta, adolescente madrilena, si innamora con determinazione del giovane Tomas Nevinson, di padre inglese. Il sentimento è ricambiato e resiste anche a lunghi periodi di separazione quando Tom frequenta il college a Londra.
Il giovane manifesta un’innata dote per le lingue straniere oltre alla capacità di imitare accenti e modi di esprimersi, i più vari: queste capacità non sfuggono ai Servizi segreti inglesi che riescono ad “arruolarlo” quando Tom, finito in un brutto guaio, viene dagli stessi servizi salvato.
Berta e Tom si sposano e il matrimonio è rallegrato dalla nascita di due figli ma l’uomo che Berta ha tanto amato (e continua ad amare) non è più lo stesso: ufficialmente lavora al Foreign Office a Londra, per questo è costretto ad allontanarsi spesso dalla famiglia, in realtà è un agente sotto copertura che, nei luoghi più disparati del mondo, ha il compito di “difendere il Regno” dai possibili o reali nemici.
Non può rivelare alla moglie che la superficie del suo lavoro ma Berta intuisce molto più di quanto le viene detto: è convinta che il marito sia costretto anche ad azioni spregevoli per gli obbiettivi che gli sono richiesti, per questo quando Tomas ritorna è così provato.
Nel periodo della guerra delle Falkland, Tom scompare per molti mesi che poi diventano anni al punto tale che ne viene dichiarata la morte anche se Berta continua, nel suo amore tenace, ad attenderlo…
Recensione
Scritto magnificamente, il romanzo è la storia di un amore che vive nell’attesa, sospeso ma intatto nel trascorrere del tempo. Avvolgente e profondo, il libro pone anche molti inquietanti interrogativi sulle funzioni e sui compiti di coloro che non esistono, compiono azioni mai compiute, vivono ma non vivono fino ad essere così coinvolti nella falsa identità da dimenticare la propria.
E’ un racconto struggente, di valido spessore di cui consiglio vivamente la lettura.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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