Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La casa dipinta

Autore: Grisham John

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2001, Pagine: 336


La storia
Le vicende si svolgono in Arkansas nel 1952 ed hanno come protagonista una famiglia di modesti agricoltori che trae il suo sostentamento dalla raccolta del cotone.
Il narratore è Luke, un bambino di 7 anni, il più piccolo della famiglia, che però, nonostante l’età, già aiuta i suoi genitori e i nonni nella raccolta in cui sono coinvolti, giunta l’estate, anche braccianti stagionali: nella fattoria di Luke si stabilisce una famiglia del nord e un gruppo di messicani.
La raccolta del cotone è faticosa, specialmente nelle ore più calde ma occorre lavorare alacremente prima che piogge e temporali distruggano il prezioso cotone.
Luke, con lo sguardo di un bambino-adulto, racconta la fatica del lavoro, le tensioni, a volte violente, tra gli stessi braccianti, la lotta contro una natura a volte ostile perché le piogge torrenziali provocano allagamenti e distruzione, intanto, però, con l’ingenuità di un bimbo, coltiva il sogno di poter diventare un campione di baseball, giocando nella mitica squadra dei Cardinals.


Recensione
John Grisham è un autore di legal thriller quindi questa volta si è cimentato con una storia molto diversa dalle sue solite con esiti, secondo me, molto validi: la scrittura è incantevole e ci racconta di un’America lontana, con paesaggi idilliaci che sono però lo sfondo di una costante lotta per la sopravvivenza, specialmente quando la natura rivela il suo volto più ostile.
Luke assiste ad atti di violenza e l’amore della sua famiglia non basta a proteggerlo, deve crescere in fretta pur continuando a perseguire i suoi propositi, a cominciare dall’acquisto della vernice per dipingere la sua casa, come desiderato dal nonno.

Disponibile nella biblioteca del Cuppari


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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