Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: L'angelo di Monaco

Autore: Massimi Fabiano

Editore: Longanesi

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2020, Pagine: 479


Autore
Fabiano Massimi è nato a Modena nel 1977. Laureato in Filosofia tra Bologna e Manchester, bibliotecario alla Biblioteca Delfini di Modena, da anni lavora come consulente per alcune tra le maggiori case editrici italiane. L’angelo di Monaco (Longanesi, 2020) è il suo romanzo d'esordio.


La storia
Le vicende si svolgono a Monaco nel settembre del 1931, quando in Germania il nazismo inizia ad occupare uno spazio politico di rilievo nel Paese.
Il commissario Sauer e il suo vice Mutti sono chiamati in un appartamento elegante dove è stato ritrovato il cadavere di una giovane donna, Angela Raubal, detta Geli: accanto al cadavere, una pistola che lascia pensare ad un suicidio, confermato anche da altri indizi, ad esempio la porta chiusa dall’interno.
Lo stesso medico legale conferma subito l’ipotesi del suicidio ma i due commissari intendono svolgere indagini più precise, se non altro per scoprire le motivazioni del gesto, visto che la giovane non è una ragazza qualunque ma la nipote prediletta di un uomo che sta decisamente diventando molto importante, Adolf Hitler.
Lo stesso leader del nazismo convoca Sauer, che non condivide assolutamente quella folle ideologia, chiedendogli di indagare con solerzia e scrupolo, riferendone poi direttamente a lui gli esiti.
In realtà anche altri personaggi importanti fanno le stesse richieste a Sauer, anche il terribile Himmler, ma depistaggi, false prove, suicidi di testimoni…rendono il lavoro investigativo molto complesso.


Recensione
Il romanzo si basa su fatti storici realmente accaduti, in parte ricostruiti con fedeltà, in parte rielaborati, sono invece inventate le vicende private del protagonista, Sauer.
La lettura di certo cattura chi legge, anche perchè l’autore, con abilità, unisce gli elementi storici alla suspense del thriller presentando uno spaccato della Germania agli inizi del nazismo ma smentendo, di fatto, fin dall’inizio, l’ipotesi del suicidio della giovane.
L’autore riproduce anche il clima di diffusa paura e l’atmosfera di reciproco sospetto che costituiscono solo gli esordi di un’epoca di inaudita e folle violenza.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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