
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il senso di Smilla per la neve
Autore: Hoeg Peter
Editore: Mondadori
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 1996, Pagine: 0
La storia
Le vicende si svolgono in parte a Copenaghen, in parte in Groenlandia, in epoca contemporanea.
Smilla è una giovane di 37 anni: di padre danese e di madre eschimese, dopo la morte della madre, separata dal mariro, è stata costretta a lasciare la comunità eschimese per trasferirsi a Copenaghen con il padre.
Conoscitrice del ghiaccio, sul quale ha scritto trattati scientifici, vive da sola in un quartiere di Copenaghen dove abitano altri eschimesi, ai margini della società danese, nella quale difficilmente riescono ad integrarsi. Smilla è legata da profondo affetto con un bambino anche lui groenlandese, Esajas, e la sua improvvisa morte la getta nella sconforto.
Tutto fa pensare ad un incidente: Esajas potrebbe essere caduto accidentalmente da una impalcatura ma le impronte sulla neve convincono Smilla che il piccolo è stato ucciso.
Non riuscendo a coinvolgere la polizia, Smilla, da sola, porta avanti le sue ricerche che la spingeranno ad imbarcarsi su una nave, il Kronos, che deve effettuare una spedizione in Groenlandia per recuperare un prezioso quanto misterioso carico.
Sarà durante questo viaggio che Smilla troverà le sue risposte.
Recensione
E’ un romanzo particolare, non tanto per il genere, tra il giallo e l’avventura, quanto per l’ambientazione( la neve di Copenaghen e il ghiaccio della Groenlandia ) e per la protagonista, Smilla, che, attraverso sue considerazioni e suoi ricordi ci presenta la vita e le difficoltà di una comunità poco conosciuta, quella degli eschimesi.
La trama è avvincente, anche la figura di Smilla, in apparenza simile al ghiaccio che ama e conosce, attrae il lettore ma la scrittura è arida e, a volte spigolosa: questo, secondo me, rallenta un po’ la lettura.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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