Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La terra della mia anima

Autore: Carlotto Massimo

Editore: E/O

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2006, Pagine: 159


Autore
Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956,vive a Cagliari.
Considerato uno dei maggiori esponenti del NOIR mediterraneo, ha pubblicato diversi romanzi, tradotti in vari paesi.
È anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.


La storia
Beniamino Rossigni, amico dell’Alligatore-Massimo Parlotto, è malato di cancro, così, consapevole che ormai gli rimane poco da vivere, si reca per l’ultima volta in Sardegna, ospite dell’amico Massimo, per raccontargli la sua storia: “così, poi, magari, ci scriverai un libro”.
Narra della sua famiglia, in particolare di sua madre, attiva comunista, e degli inizi della sua vita di contrabbandiere in montagna, la “terra della mia anima “.
Sebbene malavitoso, Rossigni ha il sou codice morale: fare il contrabbandiere non significa assolutamente né sparare né uccidere ma quando le regole si fanno più dure, Rossigni scopre un’altra “terra della sua anima”:il mare.
Inizia , così, a fare il contrabbandiere per mare, sentendosi, alla guida di potenti motoscafi, come un cavallo libero e ribelle.
Dopo diverse traversie, con illegalità,amori e amicizie, finisce in carcere , di cui racconta all’amico ingiustizie e difficoltà.
Queste sono, tra l’altro, ben note all’autore (vd. “Il fuggiasco” ) ed è proprio nel carcere di Padova che nasce l’amicizia tra i due.
Ottenuti,dopo vari soggiorni in carcere, gli arresti domiciliari a Feltre (Belluno), inizia per Rossigni l’ultima e forse più serena fase della sua vita.
Diventa, infatti, accompagnatore di una squadra giovanile di hockey e lui, vecchio bandito, trascorre le domeniche “infondendo sicurezza e coraggio a giovani forti, leali, esuberanti e allegri” che diventano la nuova e ultima terra della sua anima.
Beniamino Rossini è morto il 7 maggio 2006.


Recensione
Probabilmente solo pochi, tra i lettori di Carlotto, sanno che Beniamino Rossini non è un personaggio inventato ma reale e bisogna aggiungere che tra l’uomo e il personaggio non c’è differenza.
Raccontando la sua vita di fuorilegge, Beniamino manifesta il suo coraggio, il suo intuito,il suo estro e, molto spesso, leggendo, la simpatia verso l’uomo fa dimenticare il suo essere bandito.
Con una scrittura rapida e asciutta,ma anche molto intensa, l’autore ci presenta il ritratto di un uomo che, a modo suo, ha una morale da rispettare e una personalità che affascina chi legge, tenendo pur sempre presente che il ritratto è filtrato dall’amicizia e dall’affetto che legano l’autore al suo amico-personaggio.
Veramente un bel libro e, insieme, il commosso ricordo di un amico che non c’è più.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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