Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L'idiota
Autore: Dostoevskij Fedor
Editore: BUR
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2013, Pagine: 800
Autore
Fëdor Michajlovič Dostoevskij (Mosca, 11 novembre 1821 – San Pietroburgo, 9 febbraio 1881) è stato uno scrittore e filosofo russo.
È considerato, insieme a Tolstoj, uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. A lui è intitolato il cratere Dostoevskij sulla superficie di Mercurio.
La storia
Il principe Myskin ha trascorso alcuni anni in una clinica svizzera per curare la sua epilessia che aveva ritardato il suo sviluppo psico-fisico al punto che molti lo chiamavano “idiota”. Ora giovane uomo ritorna in Russia e durante il viaggio in treno fino a Pietroburgo conosce Rogozin che gli racconta le sue vicende: in procinto di entrare in possesso di una ricca eredità, spera con questa di conquistare l’amore di una giovane donna di cui è perdutamente innamorato, Nastasia Filippovna.
A Pietroburgo Myskin fa visita alla famiglia Epancin per i legami di parentela che lo uniscono alla moglie del capofamiglia. Ammesso nel loro salotto, conosce le tre giovani e bellissime figlie dimostrando anche di essere un narratore brillante e un uomo perspicace.
Preso a simpatia dagli Epancin, trova grazie a loro anche una sistemazione e comincia stabilire rapporti sociali in un contesto per lui nuovo.
Myskin si dimostra un giovane buono, mite, a volte ingenuo, e queste caratteristiche colpiscono sia Nastasia sia la più giovane delle Epancin che in modo a volte drammatico si contendono l’amore del principe che, a sua volta, è diviso tra la compassione per Nastasia e la passione per la Epancina. Ancora più forti e ambigui sembrano essere i suoi rapporti con Rogozin, giovane rozzo e sanguigno, ma complesse e paradossali sono anche altre relazioni sociali che il giovane stabilisce con una galleria di personaggi che sembrano sintetizzare l’umana varietà degli individui.
Recensione
Dostoevskij è considerato uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi e questo romanzo, insieme a Delitto e castigo, Umiliati e offesi… certamente lo dimostra per l’incredibile capacità dell’autore di rappresentare le pieghe più nascoste dell’animo, gli impulsi più contradditori e inconfessabili, quell’abisso dell’anima che diversi decenni dopo avrebbe esplorato Freud.
Vicino all’esistenzialismo, in alcune pagine e attraverso alcuni dialoghi, l’autore riflette sul bene e sul male, sull’esistenza di Dio, senza mai però approdare a risposte certe: in particolare attraverso il protagonista l’autore presenta un uomo dalla personalità complessa in cui la compassione e l’onestà prevalgono ma lo rendono “idiota” agli occhi di una società corrotta e immorale.
Uno splendido capolavoro!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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