Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Cronache di poveri amanti

Autore: Pratolini Vasco

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 1971, Pagine: 499


Recensione
Questo famoso romanzo di una delle voci più autentiche del Neorealismo, ebbe, alla sua pubblicazione, un largo successo che permise all’autore di ottenere una fama di carattere internazionale.
Le vicende narrate si ambientano in via del Corno, a Firenze, in un periodo nodale per la storia politica italiana, cioè nella prima metà degli anni Venti, quando alle difficoltà e alle tensioni sociali del dopoguerra si uniscono le violenze degli squadristi.
Protagonisti sono i modesti abitanti della via, alle prese con le difficoltà quotidiane ma anche chiamati, in un certo senso, ad assumere una posizione politica in quel contrastato periodo: ne sono esempio Maciste e Carlino, il primo socialista e l’altro fascista, generoso e altruista il primo quanto cinico e ottuso l’altro.
Sul modello verghiano, il romanzo può definirsi corale, infatti è l’intero microcosmo di via del Corno protagonista delle vicende e specchio di quelle collettive, dell’intero paese. Nei confronti degli umili “cornacchiai” è manifesta la simpatia dell’autore, legato tra l’altro a questa zona di Firenze per motivi biografici, forse anche questo spiega qualche ingenuità nella presentazione delle vicende in cui è troppo netta la separazione tra buoni e cattivi.
Nonostante questi limiti, la lucidità e la concretezza con cui la storia è raccontata la rendono indimenticabile.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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