Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: I fratelli Karamazov

Autore: Dostoevskij Fedor

Editore: Einaudi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2014, Pagine: 1039


Autore
Fëdor Michajlovič Dostoevskij (Mosca, 11 novembre 1821 – San Pietroburgo, 9 febbraio 1881) è stato uno scrittore e filosofo russo.
È considerato, insieme a Tolstoj, uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. A lui è intitolato il cratere Dostoevskij sulla superficie di Mercurio.


La storia
Il romanzo ha come protagonisti tre fratelli, Ivan, Mitja e Alesa che, nati da madri diverse, trascorrono l’infanzia lontani tra loro, trascurati da un padre dissoluto e libertino.
Oramai giovani uomini, si ritrovano stabilendo quel legame fraterno che per anni non avevano condiviso: vivono nella casa del padre che, sebbene avanti con gli anni, non ha perduto i suoi vizi. All’epoca delle vicende narrate, l’uomo è coinvolto in una relazione con una mantenuta, amata anche dal figlio Mitja.
La rivalità tra i due e l’atteggiamento prepotente del padre spingono Mtja, in un accesso di rabbia, a manifestare il desiderio di uccidere il padre così, quando l’uomo viene trovato ucciso, il figlio è accusato di parricidio e per questo condannato anche se, in realtà, non è lui il colpevole ma, come ci racconta il narratore testimone, un figlio illegittimo della vittima che viveva nella sua casa come servo.


Recensione
La lettura del romanzo mi è sembrata molto più faticosa rispetto a quella di altri romanzi di grandi narratori russi come Tolstoj: l’analisi degli abissi dell’animo umano è condotta con la nota lucidità del grande scrittore ma con una minuzia tale da sembrare, a volte, fine a se stessa.

Disponibile nella Biblioteca del Cuppari.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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