
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L’ombra del vento
Autore: Ruiz Zafon Carlos
Editore: Mondadori
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2006, Pagine: 439
La storia
Le vicende si svolgono a Barcellona, in un arco di tempo che va dal 1945 al 1966 con flash-back che rimandano agli anni trenta e riferimenti alla guerra civile di Spagna e all’affermarsi del regime di F. Franco. Daniel Sempere è un ragazzino che ha perso da qualche anno sua madre: vive con il padre, affettuoso e triste, proprietario di una libreria e amante dei libri. Un mattino, prima dell’alba, il padre conduce Daniel in uno strano luogo: Il cimitero dei libri dimenticati. In un vecchio palazzo, uno strano e anziano custode, Isaac, li conduce attraverso corridoi labirintici ricoperti di libri, quei libri che, o proibiti o in pericolo, vengono in questo luogo salvati. Daniel può scegliere un libro e casualmente prende da uno scaffale “L’ombra del vento” di Julian Carax. Subito s’immerge nella lettura del libro che lo affascina al punto tale da voler conoscere l’autore e altri suoi libri. Potrebbe essergli d’aiuto un anziano ed esperto libraio, Barcelò, a casa del quale conosce Clara, sua nipote, bellissima e cieca. Daniel si offre di leggere il libro a Clara, poi terminato questo, altri libri: questa amicizia continua per alcuni anni per poi, però, interrompersi bruscamente. Mentre passano i mesi e gli anni crescono in Daniel, ormai giovane, l’interesse e la curiosità nei confronti di Julian Carax, anche perché scopre che tutti gli altri libri dell’autore, forse morto, sono scomparsi o misteriosamente bruciati. Inoltre un uomo dal volto sfigurato per le conseguenze di un incendio, ogni tanto appare nella sua vita per ottenere con toni minacciosi “L’ombra del vento”. Anche il commissario Fumero, crudele assassino, torturatore durante la guerra civile, s’interessa a Daniel e alle sue ricerche su Carax: vuole a tutti i costi fermarlo o comunque ostacolarlo, arrivando a picchiare quasi a morte Fermin, ex vagabondo, saggio amico dei Sempere. Mentre Daniel vive la sua contrastata storia d’amore con Beatriz, continua la sua personale ricerca di Julian Carax, accorgendosi di assomigliargli e di vivere, in parte, esperienze simili alle sue. Queste ricerche, tra mille difficoltà, lo portano in contatto con alcuni personaggi legati a Carax da vari sentimenti: amicizia e fedeltà fino alla morte, amore profondo, odio inestinguibile. Solo alla fine del romanzo i fili delle varie vicende si riannodano con una conclusione del tutto inaspettata.
Recensione
In una Barcellona dai toni decadenti, sulla quale si stende l’ombra della dittatura Franchista, l’autore ha inserito questa bellissima storia nella quale da un inizio insolito, con estrema coerenza si sviluppano vicende in cui le eterne passioni dell’uomo (l’amore, l’odio, l’amicizia…) si manifestano con forza, a volte con delicatezza, anche con ironia, se è di scena il personaggio di Fermin. La scrittura calda e avvolgente, sebbene tragiche molte delle vicende, rende chi legge estremamente partecipe di quello che accade al punto tale che si provano gli stessi sentimenti dei personaggi. Veramente un bellissimo romanzo, che si conclude con il dispiacere di averlo terminato.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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