Autore della recensione: Giovanni Bora
Titolo: La banalità del bene
Autore: Deaglio Enrico
Editore: Feltrinelli
Argomento: Biografia
Anno: 1991, Pagine: 135
Autore
Enrico Deaglio è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano nato a Torino nel 1947.
La storia
La banalità del bene è un romanzo biografico e di avventura tratto da una storia vera che racconta le vicende di Giorgio Perlasca. Il romanzo, nonostante sia stato scritto da un'altra persona, è molto personale perchè Deaglio racconta le vicende di Perlasca attraverso le proprie testimonianze e anche attraverso il suo diario personale scritto in quel periodo.
Giorgio Perlasca era un commerciante nato a Como e traferitosi con la sua famiglia poco dopo la nascita a Trieste.
Durante un suo viaggio lavorativo nel 1944 rimase a Budapest per motivi economici e qui diventò la persona per la quale nasce questo e numerosi altri racconti.
A Budapest Perlasca conobbe l'ambasciatore spagnolo e grazie ad un accordo con quest'ultimo Perlasca riuscì a spacciarsi come console spagnolo e in questo modo salvò moltissime vite di ebrei, perseguitati in quel periodo per i motivi che tutti noi oggi sappiamo. In quegli anni infatti gli ebrei erano schifati, erano trattati come bestie, erano tramortiti e vittime di torture che portavano alle uccisioni di massa.
Perlasca non sopportava tutto ciò e grazie a amicizie, documenti falsi e il tutto misto a fortuna, riesce a salvare queste persone e portarle in apposite case rifugio protette, a procurargli cibo e a fargli vivere una vita nel buio ma dignitosa.
Perlasca rischia la vita numerose volte perchè inganna fascisti, sia tedeschi che ebrei, e se fosse stato scoperto non serve molta immaginazione per capire cosa gli avrebbero fatto i fascisti; dopo dei peggioramenti e con un'aria sempre più tesa Perlasca ebbe anche l'opportunità di andarsene, ma non lo fece e continuò con ciò che stava facendo per salvare queste persone trattate veramente da animali e senza un minimo diritto umano.
Il diario di Perlasca racconta infatti di ciò che veniva fatto agli ebrei e ci sono molte testimonianze: racconta che venivano fatte camminare per 2 km a piedi scalzi poi venivano fatti inginocchiare alla riva del fiume, infine legate con del filo di ferro, sparavano ad una persona che cadendo trascinava l’altra nel fiume morendo annegata.
Perlasca per ciò che ha fatto venne onorato con molte medaglie e anche con un incontro con il Presidente della Repubblica e ancora oggi viene ricordato in molte occasioni. Nel 2002 è stato fatto un film chiamato Perlasca Un eroe italiano con l'attore Luca Zingaretti.
Recensione
Il libro personalmente mi è piaciuto molto e soprattutto mi ha colpito, perchè ovviamente prima di iniziare a leggerlo già sapevo di cosa parlava ma leggendo le testimonianze tratte dall'intervista di Perlasca e le sue pagine di diario mi sono messo nei suoi panni e riconosco tutti i meriti a Perlasca perchè ci voleva grande dote e anche coraggio per fare ciò che ha fatto, ossia sacrificare la propria vita senza che nessuno glielo impose per salvare quella di moltissime persone.
Mi è molto piaciuto il libro e lo consiglio veramente a chiunque perchè è leggibile da tutti e insegna veramente molte cose.
Oltre a questo poi mi piace molto dal punto di vista dello stile e le modalità di racconto perchè inizia come un semplice racconto ma poi si tramuta in un vero e proprio diario prendendo spunto proprio da quello di Perlasca e questa cosa mi ha veramente coinvolto in prima persona nella storia.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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