Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Come Dio comanda

Autore: Ammaniti Niccolò

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2006, Pagine: 495


Autore
E’ nato e vive a Roma. Ha pubblicato romanzi famosi,come “Io non ho paura”, da cui è stato tratto un film.
I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo.


La storia
Rino e Cristiano Zena, padre e figlio, vivono da soli, alla periferia di Varrano, in una modesta abitazione, tra il disordine e la sporcizia.
Rino spesso si ubriaca e non ha un lavoro fisso: insegna al figlio ad usare la pistola, gli fa addirittura uccidere il cane di un vicino perché abbaia troppo, e gli trasmette, anche se il figlio ha solo tredici anni, un modo cinico e amaro di vedere la vita e di gestire i rapporti con gli altri.
Cristiano non ha amici, anche se è attratto dalla sensualità di due compagne di scuola, Esmeralda e Fabiana, che hanno atteggiamenti provocanti nei suoi confronti.
Unici amici degli Zena sono due balordi: Danilo e Quattro Formaggi. Il primo, dopo la morte della figlioletta Laura,è diventato alcolizzato: abbandonato dalla moglie, sogna la ricchezza e il riscatto sociale, sebbene anche lui senza lavoro fisso, per poter riconquistare la moglie.
Quattro Formaggi è il soprannome di un poveraccio che, in seguito ad un incidente, ha perso una parte delle sue facoltà psico-motorie: maltrattato e vilipeso dagli altri, trova negli Zena quello che di più si avvicina alla protezione e all’amicizia.
Questi personaggi vivono ai margini della società civile, nell’irregolarità, nel disordine, nell’alcol ma è fortissimo il legame tra Cristiano e Rino al punto tale che il padre fa di tutto per impedire al Tribunale dei minori di togliergli l’affidamento del figlio, sopporta anche, fingendosi un padre diverso, preciso e ordinato, gli incontri quindicinali con l’assistente sociale, un tipo piuttosto debole e ipocrita, pur di non perdere il figlio.
Per risollevare le condizioni economiche del gruppo, Danilo propone di svaligiare un Bancomat.
Gli altri accettano e il piano viene organizzato per una determinata notte ma, all’ultimo minuto Rino cambia idea, perché teme di perdere il figlio.
Nella notte stabilita,un violentissimo temporale con vento forte, fiumi che straripano, alberi abbattuti colpisce la zona ma non sono solo le forze naturali che si scatenano: in quella notte, infatti, orribili tragedie segnano per sempre il destino dei protagonisti.


Recensione
E’ un romanzo dai toni forti che rappresenta un’umanità cinica e abietta al punto tale che anche gli adolescenti , presenti nell’opera, hanno perso la loro innocenza e la loro purezza.
E’ un po’ difficile trovare nei personaggi qualche spiraglio di luce: si può provare pietà per loro ma, secondo me, non simpatia, ancor meno affetto.
Qualche critico ha affermato che, nella sua brutalità, ciascun personaggio è alla ricerca del suo Dio che,infatti, spesso, viene chiamato e invocato dai protagonisti ma quasi per giustificare le nefandezze che essi commettono, non per migliorarsi né, tantomeno, per elevarsi dalla miseria in cui vivono.
La scrittura veloce, il ritmo serrato, il lessico sferzante rendono, comunque, il romanzo coinvolgente ma ne consiglio la lettura ad un pubblico adulto.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 8,00 / 10


Matteo Boria 3 B Programmatori (15/11/08)

E' un libro che va sicuramente letto perché fa riflettere. Lo consiglio per persone dal secondo superiore in su, visto che ci sono molte parti crude.

Valutazione: 8 / 10