Autore della recensione: Schiavoni Mirko 1 B Geometri

Titolo: Novecento. Un monologo

Autore: Baricco Alessandro

Editore: Feltrinelli

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2003, Pagine: 64


Autore
Alessandro Baricco nasce a Torino nel 1958, qui studia filosofia sotto la guida di Gianni Vattimo, si laurea con una tesi in Estetica e studia contemporaneamente al conservatorio dove si diploma in pianoforte.
Esordisce come critico musicale nel 1988 con un testo su Rossini ("Il genio in fuga. Sul teatro musicale di Rossini"). Nel 1991 esce il primo romanzo, "Castelli di Rabbia", pubblicato da Bompiani che vince il "Campiello e provoca, fra l'altro, alcune divisioni in critici e lettori, così in seguito tutta la sua opera e il suo personaggio suscitano amore o odio, mai indifferenza.
Nel 1993 appare in Tv come conduttore di "L'amore è un dardo", trasmissione di Raitre dedicata alla lirica. In seguito conduce, affiancato dalla giornalista Giovanna Zucconi, "Pickwick, del leggere e dello scrivere " programma di cui è anche autore e ideatore, dedicato alla letteratura. Nello stesso anno esce il secondo romanzo, "Oceano mare", che riscuote un grande successo di pubblico e nel 1994 "Novecento", un monologo, da cui vengono poi tratti un lavoro teatrale (con Eugenio Allegri e la regia di Gabriele Vacis a partire dal 1994, e con Arnaldo Foà in un nuovo allestimento nel 2003) e un film ("La leggenda del pianista sull'oceano", di Giuseppe Tornatore del 1998). Sempre nel 1994 Baricco fonda a Torino la scuola di scrittura "Holden", dedicata alle tecniche narrative.
Dalle rubriche curate su "La Stampa" e "La Repubblica" nascono i due volumi di "Barnum" (pubblicati nel 1995 e nel 1998 con il sottotitolo "Cronache dal Grande Show"). Nel 1998 esce "City", che quattro anni dopo l'autore trasforma nel progetto per il teatro "City Reading Project". Dello stesso anno è anche la trasmissione "Totem", nata dall'esperienza teatrale, in cui Baricco commenta e narra i passi più salienti di racconti e romanzi con accompagnamenti musicali di ogni genere.
Nel 2002 esce "Senza Sangue", un breve racconto-romanzo sulla guerra e nel 2004 "Omero, Iliade", una rilettura del poema omerico, al contempo romanzo e adattamento teatrale. Nel 2005 l'autore torna alla narrativa con il romanzo Questa storia che ripercorre il Novecento attraverso la figura un po' favolosa di Ultimo Parri, una sorta di bambino prodigio che cresce nella Storia. (fonte: www.itaca.rai.it)


Recensione
Novecento è un libricino scritto in forma di monologo da Alessandro Baricco nel 1994. Lo scrittore ha realizzato molti libri riguardanti diverse tematiche come la musica o i grandi classici ma, secondo me, questo è il libro migliore, perché ne fu tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore.
Il testo non è molto lungo, infatti, è composto da 62 pagine. La narrazione è spezzata da molte sequenze sia dialogiche che riflessive.
Anche se di lunghezza ridotta il contenuto è molto interessante e offre spunti per alcune riflessioni.
La storia, narrata da un amico ormai grande, racconta di un neonato abbandonato all’interno di una cassetta e qui trovato da un macchinista sul Virginian, nave che attraversa l’Oceano Atlantico tra l’Europa e l’America agli inizi dell’900.
Egli si chiamava Danny Boodman e così, da questo nome, fu chiamato il piccolo: Danny Boodman T. D. Lemon Novecento.
Il narratore racconta che il bambino sia cresciuto, invecchiato e morto su quella nave che divenuta malandata alla fine della sua “carriera” fu distrutta.
Novecento, così veniva chiamato, già da bambino aveva innato un talento per suonare il pianoforte.
Lui suonava quando se lo sentiva ed era tutto improvvisato, ma la cosa che sorprendeva di più, era che non conosceva nemmeno una nota e non si sa come abbia potuto imparare a suonare.
In questo romanzo si parla dei veri valori importanti nella vita di una persona: l’amicizia, la solidarietà, la passione per una cosa che si fa, la competizione e la fantasia.
-L’amicizia l’ho messa al primo posto perché, secondo me, questo monologo ci fa capire che l’amicizia non ha confini e non ha limiti e che può essere instaurata tra persone completamente diverse, proprio come tra il narratore e il protagonista.
-La solidarietà. Viene trasmesso anche un messaggio di solidarietà perché un uomo che come lavoro faceva il macchinista è strano che si prenda cura di un bambino appena nato, invece Danny Boodman lo fece e man mano lo aiutarono anche gli altri macchinisti a tal punto da diventare tutti padri di quel bambino e di riconoscerlo come figlio.
-Viene espresso, anche se in maniera velata, l’amore per una cosa, cioè l’interesse e la passione e la fantasia. Infatti quando suonava Novecento lo faceva con il cuore e suonava quando se lo sentiva, non quando gli veniva ordinato.
La sua vera musica, quella che gli usciva meglio, veniva fuori quando Novecento suonava in terza classe, tra i passeggeri più poveri, attraverso le sue cosiddette ”note strane” e non quando suonava in prima classe.
-Inoltre la fantasia. Perché quando Novecento parlava delle città del mondo lo faceva grazie ai racconti che si faceva fare dai passeggeri. Così quando suonava immaginava di essere in uno di quei luoghi che gli erano stati descritti.
-Infine la competizione. Perché durante uno dei suoi tanti viaggi, Novecento si ritrovò su quella nave con Jelly Roll, considerato il miglior pianista del mondo e ci fu un confronto, una competizione tra loro e fu proprio lui ad uscirne vincitore.
Ed il competere, il mettersi in competizione, secondo me è molto importante. Perché la vita non è piatta, ci sono i sentimenti e gli avvenimenti a darle spessore, e anche la competizione dà quel tocco piccante che la rende ancora più bella.
Ed era questo il carattere e la vita di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento, il più grande pianista di tutti i tempi, la leggenda del pianista sull’oceano.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 2 presenti. Valutazione media: 9,50 / 10


Gabriele (28/11/13)

Scritto nella forma di monologo teatrale, il libro narra la storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, il più grande pianista di tutti i tempi.
Appena nato, viene abbandonato sul piroscafo Virginian che, negli anni tra le due guerre, fa la spola tra Europa e America. È un marinaio di colore a trovarlo e a prendersi cura di lui per i successivi otto anni. Dopo la sua morte, il bambino, rimasto orfano per la seconda volta, sparisce per alcuni giorni. Tutto l’equipaggio è impegnato nelle ricerche, fin quando, una sera, viene ritrovato nella sala da ballo della nave e, con grande stupore di tutti, suona meravigliosamente il piano.
È qui che la sua storia si trasforma in leggenda.
Passano gli anni e Novecento suona per ricconi in viaggio, emigranti e gente qualsiasi, duella al piano con Jelly Roll, l’inventore del Jazz, ma soprattutto incontra il trombettista Tim Tooney che diventerà il suo migliore amico.
La vita di Novecento è sospesa tra il pianoforte ed il mare. Non è mai sceso dalla nave, ma, un giorno, qualcosa gli dice che forse è giunto il momento di farlo…
È un piccolo capolavoro da leggere. Il libro è breve, ma coinvolgente: si ha quasi l’impressione che Tim Tooney, il narratore, si segga accanto al lettore per raccontare, tra brio e malinconia, la bizzarra storia del pianista sull’oceano.
Novecento è un personaggio molto originale e complesso: non segue gli stereotipi, vive secondo le sue regole, è bravo a leggere le persone e crede fortemente nel valore dell’amicizia.
È una storia di musica, viaggi, sfide, sogni ed emozioni, tutte vissute all’ennesima potenza da un uomo che rallegra la vita dei passeggeri di una nave suonando le note degli 88 tasti di un pianoforte: una musica infinita prodotta da uno strumento finito, circoscritto. Come circoscritto è il piroscafo, sul cui il protagonista è nato e cresciuto, in contrapposizione al mondo della terraferma, immaginato attraverso i racconti dei passeggeri, ma forse troppo dispersivo ed immenso per poter vivere.
Per questo, Novecento decide di "incantare" i suoi desideri , forse per paura, forse con coraggio, ma senza scendere a compromessi con la vita.
Nel 1998, da questo libro è stato tratto un film "La leggenda del pianista sull'oceano" di Giuseppe Tornatore.

Valutazione: 10 / 10


Brocani Gian Marco (02/10/07)

Pur essendo un semplice libro e breve, Novecento, è un grande romanzo cui difficilmente non ci si potrebbe appassionare. Rappresentata interamente come monologo del personaggio di Tim Tooney, la storia è particolarmente piacevole e gustosa da seguire. Viene utilizzato un linguaggio semplice e scorrevole e il trascorrere degli eventi spinge il lettore a leggere il libro tutto d'un fiato. Il risultato finale è un libro magnifico. A chi ha intenzione di leggere Novecento vorrei consigliare anche il film a lui ispirato: "La Leggenda del Pianista sull'Oceano".

Valutazione: 9 / 10