Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La ballata della città eterna

Autore: Di Fulvio Luca

Editore: Rizzoli

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2020, Pagine: 640


La storia
Le vicende si svolgono nel 1870, inizialmente in Piemonte poi a Roma.
Pietro è un adolescente che vive in un orfanotrofio, nelle condizioni più misere, così come allora erano gestiti luoghi simili.
Viene adottato da una coppia di nobili che non possono avere figli ma, in seguito ad un tracollo economico, la contessa si trova povera e vedova mentre il legame con Pietro diventa sempre più forte.
Per sfuggire all’avidità di un funzionario del fisco, la contessa decide di fuggire e di rifugiarsi in un altro stato, nel Lazio, esattamente a Roma.
Nello stesso periodo a Roma si stabilisce anche il Circo Callari e Pietro conosce Marta, una sua coetanea che, orfana come lui, è stata accolta nel circo grazie ad un abile cavallerizzo che la considera sua figlia.
Sono questi i mesi che poi porteranno all’annessione del Lazio e alla liberazione di Roma: in queste vicende storiche tutti i protagonisti sono coinvolti.


Recensione
Decisamente un brutto romanzo: personaggi senza vita reale, dialoghi banali e scontati con un linguaggio a volte inutilmente grossolano.
Le vicende storiche occupano uno spazio limitato e sono sommerse dall’enfasi con cui le vivono i protagonisti, senza alcuna autenticità. Una lettura che non consiglio.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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