Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Effetti personali
Autore: Duranti Francesca
Editore: Rizzoli
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 1988, Pagine: 167
La storia
Valentina è stata abbandonata dal marito che, egoista e presuntuoso, ha sfruttato il suo lavoro per 10 anni: la giovane, che per la sua mitezza e disponibilità glielo ha permesso, ora si sente senza un posto nel mondo e senza un oggetto che, da chiamare "mio“, possa definirla e da questa consapevolezza nasce l’idea di intervistare uno scrittore slavo che l’ha particolarmente colpita.
Decide così di partire per un luogo (mai indicato) dell’ex Impero austro-ungarico dove vive l’autore ma le sue ricerche si trovano di fronte un muro di omertà, sembra che nessuno voglia parlare di questo scrittore pure così famoso e chi lo fa fornisce informazioni contradditorie.
In questo paese, ancora di regime comunista, Valentina vive anche una storia d’amore che diventa per lei un percorso di crescita e di formazione perché per l’uomo di cui si è innamorata, scrupolosamente coerente con il regime, dire “mio” è solo manifestazione di avidità. La scoperta della verità sull’autore sarà anche per Valentina l’occasione di trovare una sua strada.
Recensione
Questo breve romanzo ha una trama un po’ esile ma la scrittura dell’autrice rende le pagine molto coinvolgenti; i luoghi non sono indicati con precisione ma è facile intuire il contesto storico, precedente alla fine del comunismo nei Paesi dell’Europa dell’Est.
Spy story, romanzo di formazione, romanzo d’amore… la storia presenta un po’ tutti questi elementi in una commistione molto elegante.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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