Autore della recensione: Danny Montecchiani

Titolo: Storia di una capinera

Autore: Verga Giovanni

Editore: Oscar Classici Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 1871, Pagine: 121

La storia
Le vicende narrate raccontano la storia di Maria: una ragazza che fu destinata al convento dalla nascita senza possibilità di scelta. All'inizio del romanzo Maria non si trova fisicamente al convento a causa di un'epidemia di colera a Catania, la giovane essendo ancora novizia non era obbligata ancora alla clausura. Scrive periodicamente delle lettere all'amica Marianna e saranno proprio queste lettere a formare il romanzo. L'argomento che spicca in queste lettere è l'amore verso un giovane appena conosciuto di nome Nino. Questo amore seppur vissuto in modo assai pudico porterà la protagonista ad una profonda crisi data dallo scontro inevitabile tra i suoi sentimenti e i divini voleri dati dalla sua posizione. Maria cercherà di reprimere questi sentimenti, fallendo. Nel corso si vedrà come l'amore si trasforma in ossessione e successivamente in vera e propria pazzia che consumerà corpo e anima della protagonista.

Recensione
Libro interessante con diverse chiavi di letture. Molto interessante è stato osservare una realtà non troppo lontano dai nostri giorni, ovvero quello di "destinare" le figlie al convento senza una vera e propria vocazione. Questo portò ad avere nei conventi alcune suore senza una vocazione totale. Questa vocazione non completa è presente anche nella protagonista, non solo perché si lascia andare alla passione, nel romanzo sono presenti anche altre ingerenze come il ballare alle feste e il gioco della carte, comportamenti non consoni per una suora del suo tempo. Si può osservare anche come l'amore passione, seppur pudico, ha portato all'autodistruzione della protagonista. Ho apprezzato particolarmente le descrizioni del Verga capace di coinvolgere appieno il lettore, in particolar modo ho apprezzato quando il Verga ha descritto l'effetto logorante sulla mente e sul corpo di Maria.

Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati

clicca qui per inserire il tuo commento.