Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Questioni di sangue

Autore: Viva Anna Vera

Editore: Garzanti

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2022, Pagine: 250


La storia
Nella basilica di Santa Maria alla Sanità arriva un nuovo parroco da Roma, don Raffaele: in realtà egli già conosce il quartiere perché qui è nato e da qui, bambino, è stato tolto al fratello diciassettenne, Peppino, in seguito alla morte della madre e affidato ad una famiglia romana che lo ha cresciuto con grande amore.
Raffaele, però, non ha mai dimenticato la madre e il fratello, a cui era legato da un profondo affetto, neanche Peppino ha mai dimenticato Raffaele ma non si sono cercati nel corso degli anni ed ora uno è prete mentre l’altro è il boss del quartiere.
Il primo incontro tra i due (Peppino neanche immagina la vera identità del nuovo parroco) è in realtà uno scontro: don Raffaele è coraggioso e determinato nella sua missione, mosso da un profondo senso di giustizia non ha alcuna intenzione di piegarsi a minacce e intimidazioni, il suo carattere sanguigno, inoltre, lo spinge spesso ad affrontare di petto le situazioni senza preoccuparsi delle conseguenze.
Nel quartiere, dove ben presto don Raffaele diventa amato per il suo atteggiamento compassionevole e solidale verso le sofferenze del suo gregge, avviene un omicidio: viene ucciso un poliziotto corrotto che, oltre ad essere uno strozzino vessava con ogni prepotenza la povera gente e, in particolare, le donne.
Di conseguenza tutti respirano sollevati alla notizia della sua morte ma, contemporaneamente, in molti avevano un movente: viene accusato un poveraccio che, in realtà, non ha niente a che vedere con il fatto, così don Raffaele inizia le sue personali indagini per scoprire la verità aiutato dall’impareggiabile perpetua, che sa tutto di tutti, ma anche dal fratello perché il richiamo del sangue, il ricordo dell’affetto reciproco accorcia ogni distanza.


Recensione
Le vicende si svolgono in epoca contemporanea in uno dei quartieri più difficile di Napoli: gli avvenimenti narrati sono realistici e attualissimi ma affrontati con un taglio, secondo me, molto interessante e coinvolgente perché la storia non è solo storia di delinquenza, mafia… ma anche di opportunità, di occasioni che, sebbene per alcuni siano poche, potrebbero comunque fare la differenza tra un’esistenza onesta e una malavitosa.
Molto vive le figure dei due protagonisti, ben tratteggiate anche quelle dei personaggi di contorno attraverso i quali l’autrice riesce a creare un vivace affresco del rione stesso in cui luci ed ombre, bene e male quotidianamente si affrontano.
Molto bello!!!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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