Autore della recensione: Danny Montecchiani

Titolo: L'ultima notte della nostra vita

Autore: Adam Silvera

Editore: Hot Spot il castoro

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2021, Pagine: 347


Autore
Adam Silvera è nato a New York il 7 giugno del 1990. Attualmente è uno degli autori Young Adult (genere letterario a cui appartengono libri destinati principalmente ad adolescenti) più apprezzati. Prima di dedicarsi pienamente alla scrittura ha lavorato come libraio e come assistente marketing in un'agenzia letteraria, recensendo molti libri.


La storia
La storia ruota intorno a due ragazzi: Rufus e Mateo di 17 e 18 anni. Questi due ragazzi non si conoscono e vivono della vite completamente opposte.
Un giorno riceveranno una chiamata da "Death-Cast", un agenzia nata da alcuni anni che in qualche modo conosce la morte delle persone 24 ore prima. Questa agenzia ha lo scopo di avvisare le persone che le rimangono esattamente un giorno di vita. Nessuno, nemmeno gli operatori stessi, sanno come facciano a sapere tale informazione. Questi due ragazzi decidono di scaricarsi un'applicazione chiamata "Last Friend" (ultimo amico). Lo scopo di questa applicazione è quella di far entrare in contatto i "Decker" (termine utilizzato per indicare quelle persone a cui restano 24 ore di vita), per incontrarsi e passare insieme il loro ultimo giorno.
Per puro caso entreranno in contatto e dopo alcuni messaggi decideranno di incontrarsi dal vivo.
Inizia così una nuova avventura destinata ad essere anche l'ultima.
I due giovani intraprenderanno un percorso, per lasciare questo mondo senza alcun rimpianto, superando le loro paure, realizzando se stessi e dare un ultimo saluto ai loro cari e perché no... innamorarsi un'ultima volta o per la prima volta come nel caso di Mateo.
Entrambi sanno che il tempo è tiranno, oggi più che mai, bisogna vivere una vita in un giorno.


Recensione
Ho iniziato il libro con delle aspettative molto alte visto la notorietà e l'apprezzamento di cui gode sui social. Aspettative soddisfatte almeno per la maggior parte. La vicenda, articolata in una sola giornata, ha avuto un buono sviluppo anche se ritengo che alcune vicende non siano state approfondite in maniera adeguata, ma nel complesso rimane un bel romanzo.
Il lessico presentato è molto semplice con qualche inglesismo tipico dei romanzi contemporanei del genere.
Nel romanzo la crescita dei protagonisti è stata evidente e ben studiata, entrambi, a modo loro, sono maturati e hanno vissuto al massimo il loro Ultimo Giorno.
Il finale seppur già segnato e scritto all'inizio del romanzo non è stato affatto banale e scontato.
La lettura risulta piacevole, scorrevole e a tratti commovente.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


clicca qui per inserire il tuo commento.