
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La stanza dei delitti
Autore: James P. D.
Editore: Mondadori
Argomento: Giallo
Anno: 2004, Pagine: 475
Autore
Nata nel 1920 a Oxford, insignita del titolo di baronetta per i suoi meriti di scrittrice, P. D. James è considerata la più grande autrice vivente di detective fiction.
La storia
Nel centro di Londra, vicino Hampstead Heath, si trova il Dupayne Museum: si tratta di un piccolo museo privato che è dedicato all’epoca compresa tra le due guerre mondiali.
Di particolare interesse è la stanza dei delitti, una sala in cui sono raccolti ricordi di vario tipo (foto, ritagli di giornale, oggetti, …) relativi ai più famosi delitti commessi nel periodo considerato. Il museo è gestito dai tre figli ed eredi di Mr. Dupayne che sono, però, in disaccordo riguardo l’opportunità o meno di tenere ancora aperto il museo stesso. Neville Dupayne, psichiatra, ritiene infatti che non sia più il caso di rinnovare il contratto di affitto ma qualche giorno dopo aver manifestato la sua intenzione ai fratelli, muore in un incendio nel garage dello stesso museo. Non ci sono dubbi sul fatto che si tratto di omicidio e Scotland Yard incarica il comandante Dalgliesh, poeta-detective noto per le sue doti in entrambe le attività, di risolvere il caso. La situazione è complessa e le indagini si svolgono in più direzioni: al museo ci sono altre persone che lavorano con diverse mansioni, i fratelli erano in contrasto con Neville, quest’ultimo aveva una relazione con la sua segretaria…
Pochi giorni dopo, un nuovo omicidio al Dupayne Museum, proprio nella stanza dei delitti, coinvolge ancora altre persone nell’inchiesta, anche un noto personaggio politico. Il comandante Dalgliesh è comunque vicino alla soluzione del caso ma l’assassino colpisce una terza volta…
Recensione
Il giallo è inserito in un ambiente, il Dupayne Museum e, in particolare, la stanza dei delitti, dai toni a volte spettrali mentre, intorno, ruota frenetica la vita della metropoli inglese. Alla descrizione di Londra viene dedicato spazio tramite uno dei protagonisti, la signora Taley, custode del museo, la quale, innamorata di questa città, dedica ogni suo momento a “studiarla”, catturandone i colori e l’atmosfera. Ma nella Londra moderna ed efficace, lussuosa ed elegante, ricca di storie e tradizioni, si muovono anche personaggi dalla doppia vita, travolti dai vizi e dalla corruzione tra i quali si inserisce Dalgliesh che, con la sua particolare sensibilità di poeta, riesce quasi a leggere nell’animo degli indagati.
E’ un bel romanzo, elegante e raffinato: il ritmo della narrazione è lento senza essere noioso perché l’autrice si sofferma nell’analisi dell’ambiente e dei personaggi. E’ un giallo ricco non di colpi di scena ma di problematiche e sentimenti.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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