Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il Conte di Montecristo

Autore: Dumas Alexandre

Editore: BUR

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2018, Pagine: 1236


Autore
Alexandre Dumas, spesso chiamato Alexandre Dumas padre per distinguerlo dal figlio omonimo, (Villers-Cotterêts, 24 luglio 1802 – Neuville-lès-Dieppe, 5 dicembre 1870) è stato uno scrittore e drammaturgo francese.


La storia
Nei mesi dell’esilio di Napoleone all’isola d’Elba, il giovane marinaio Edmond Dantes riporta la nave dell’armatore Morrell in porto a Marsiglia: ha svolto un ottimo lavoro, sostituendo il capitano morto durante il viaggio, per questo Morrell gli comunica che sarà lui, nei viaggi successivi, il capitano. Edmond, felicissimo della notizia, ne rende subito partecipi l’anziano padre e Mercedes, la donna che ama.
I successi di Dantes provocano l’invidia di Danglars e di Fernand, quest’ultimo innamorato, ma non ricambiato, di Mercedes: i due progettano un piano per colpire Dantes che, con false prove, viene accusato di favoreggiamento nei confronti di Napoleone e per questo viene portato nel castello d’If, prigione per i detenuti politici considerati particolarmente pericolosi.
Edmond è disperato anche perchè non comprende il motivo dell’arresto e cerca in tutti i modi di dimostrare, inutilmente, la sua innocenza. La cella di fianco a quella di Dantes è occupata dall’abate Faria, considerato pazzo perché favoleggia di un immenso tesoro che offre in cambio della libertà ma nessuno è disposto a credergli.
Tramite un cunicolo pazientemente scavato, Dantes e l’abate Faria si incontrano e stabiliscono un rapporto d’affetto che diventa con gli anni (14 anni) sempre più intenso: l’abate trasmette a Dantes il suo immenso sapere e gli spiega dove si trova il suo favoloso tesoro, nell’isola di Montecristo, rocciosa e disabitata.
In seguito alla morte dell’abate, in modo ingegnoso Dantes riesce a fuggire ma tutti lo credono morto; trova il tesoro dove Faria gli aveva indicato e, immensamente ricco, coltissimo, ancora giovane e affascinante, decide di dedicare il resto della sua vita a vendicarsi di quanti lo avevano fatto ingiustamente arrestare, provocando anche la morte del suo anziano padre e la fine del suo sogno d’amore.


Recensione
Appassionante e affascinante romanzo storico ambientato in Francia, per lo più a Parigi, negli anni della fine dell’età napoleonica e del ritorno alla monarchia.
Bellissima la parte iniziale con un continuo crescendo di tensione, segue una breve parte più lineare che coincide con il ritorno di Edmond Dantes nelle vesti del Conte di Montecristo che tesse le sue reti per fare giustizia, il resto poi del romanzo trascina il lettore in un vortice di situazioni, in un susseguirsi di duelli, avvelenamenti, tradimenti… fino al commuovente scioglimento finale quando, anche attraverso il perdono, il conte ritrova a pieno la sua dimensione di uomo e di cristiano.
Romanzo dell’Ottocento ma, in realtà, senza tempo perché se mutevoli le contingenze storiche, universali ed eterni il desiderio di riscatto, l’aspirazione alla giustizia, il bisogno di amare di ogni essere umano.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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