
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Come navi nella notte
Autore: Alvoledo Tullio
Editore: Marsilio
Argomento: Giallo
Anno: 2021, Pagine: 464
Autore
Nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957, Tullio Avoledo ha esordito nel 2003 con “L’elenco telefonico di Atlantide” (premio Forte Village Montblanc - Scrittore emergente dell’anno), romanzo che ibridava fantascienza e mitologia con una satira feroce del mondo bancario e della società italiana ai tempi dell’effimero trionfo della web economy. Ha poi pubblicato altri undici romanzi, prima per Sironi e poi per Einaudi e Marsilio, tra cui Lo stato dell’unione (2005), Tre sono le cose misteriose (2006, premio Super Grinzane Cavour), Breve storia di lunghi tradimenti (2007), Un buon posto per morire (2011, scritto a quattro mani con Davide “Boosta” Dileo dei Subsonica) e Chiedi alla luce (2016)
La storia
Marco Ferrari è un ex poliziotto che dopo aver denunciato le violenze e gli abusi dei suoi colleghi è stato costretto a lasciare l’Italia per trasferirsi in Germania dove ha ottenuto una certa fama come scrittore.
Ritornato nel paese natale, in Friuli, per vendere la casa della sua famiglia, si imbatte nel rapimento di un uomo e nel ferimento del suo cane; per prestare soccorso all’animale, conosce una giovane veterinaria con la quale nasce una bella amicizia.
I due, per svelare il mistero del rapimento, si trovano coinvolti in una inquietante e pericolosa vicenda che ha come protagonisti alcuni neo-nazisti che vorrebbero, con la complicità di gruppi simili sorti in diversi stati d’Europa, portare a termine il progetto di Hitler.
Nel tentativo di vanificare questo progetto, anche le loro vite sono a rischio…
Recensione
La prima metà del romanzo scorre molto lentamente e ha poco del giallo: si racconta dell’amicizia tra i due protagonisti e del loro vagabondare nei luoghi naturali più suggestivi, poi inizia la parte più intricata con le indagini, la ricerca dei colpevoli…questa parte è un po’ surreale anche per la presenza di un commissario cinese a sottolineare il legame ma anche la subordinazione del nostro Paese alla Cina.
Insomma…un giallo un po’ così, mediocre…
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
clicca qui per inserire il tuo commento.