Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Oltre ogni ragionevole dubbio

Autore: Caringella Francesco

Editore: Mondadori

Argomento: Giallo

Anno: 2019, Pagine: 266


Autore
Già direttore scientifico di Dike Giuridica e autore di numerosissimi manuali forensi, Francesco Caringella è magistrato penale. Dopo essere stato Ufficiale di Marina Militare e Commissario di Polizia, è dal 1998 Consigliere di Stato. È inoltre giudice del Consiglio di garanzia per la giustizia sportiva e componente della Commissione di Garanzia dell'Autorità per le garanzie nella comunicazione. Vive a Roma, e nel 2012 esordisce nella narrativa con Il colore del vetro (Robin Edizioni). Del 2014 è Non sono un assassino, legal-thriller pubblicato da Newton Compton. Nello stesso anno, il suo racconto "Un gioco di specchi" è raccolto nell'antologia Delitti di Capodanno, per Newton Compton. Tra le numerose pubblicazioni con Mondadori: La corruzzione spuzza. Tutti gli effetti sulla nostra vita quotidiana della malattia che rischia di uccidere l'Italia (2017), 10 lezioni sulla giustizia per cittadini curiosi e perplessi (2017), La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese (2018), Oltre ogni ragionevole dubbio (2019), L'estate di Garlasco (2019).


La storia
Il ricco imprenditore Michele De Benedictis scompare misteriosamente: in seguito a movimenti bancari poco chiari e al ritrovamento di alcuni oggetti personali dell’uomo in mare, si sospetta un omicidio del quale, in seguito ad intercettazioni telefoniche, vengono accusati la seconda moglie dell’imprenditore (20 anni più giovane di lui) e il suo amante.
I due, arrestati, rendono dichiarazioni confuse, contraddittorie, smentite poi cambiate: prima si accusano l’un l’altro poi ciascuno si assume personalmente la responsabilità del delitto, perché ormai è chiaro, di delitto si tratta ma, non essendo stato ritrovato il corpo, è molto difficile capire le dinamiche del fatto e definire le responsabilità.
Quando il caso viene discusso in Tribunale, la stampa rende il processo l’evento dell’anno su cui indirizza, anche con toni morbosi, l’attenzione dell’opinione pubblica ma è la Corte d’Assise che ha il compito di emettere una sentenza.
Gli otto giurati, con il giudice Virginia Della Valle, sono chiamati a questo difficile compito con esitazioni, incertezze…fino a pronunciare il loro verdetto.


Recensione
Il romanzo è un legal-thriller molto coinvolgente. L’attenzione non è rivolta alle indagini ma alla Corte d’Assise riunita in camera di Consiglio: attraverso le discussioni dei giurati e le spiegazioni del Presidente (il giudice Della Valle) vengono esposti i fatti e le prove che sono, di fatto, poco consistenti. In parallelo, le vicende private di Virginia segnate dalla solitudine perché nella ricerca della giustizia ha sacrificato gli affetti più cari.
La sentenza è abbastanza prevedibile, molto meno la conclusione anche se, a dire il vero, mi ero immaginata qualcosa del genere…


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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