Autore della recensione: Attilio Giordani
Titolo: Il principe
Autore: Niccolò Machiavelli
Editore: BUR rizzoli
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 1532, Pagine: 211
Autore
Lo scopo che Machiavelli ha dato al suo “manuale” non è solo quello di dilettare un privato cittadino a diventare principe oppure insegnare ad un principe ereditario come mantenere il suo potere, ma poter rientrare a far parte della vita politica di Firenze.
Questo perché dopo che Pier Soderini viene cacciato da Firenze durante la seconda repubblica e vi è il ritorno dei Medici, Machiavelli(che lavorava alla vita politica della città) viene cacciato a sua volta vista la poca fiducia dei nuovi governanti, per questo nel capitolo 26 viene citato Lorenzo De’ Medici (al tempo era colui che governava a Firenze) per far si che lo ammettessero in città.
Questo perché il poeta pensava che le persone si dovevano impegnare nella politica anche attraverso la scrittura se non era possibile farlo di persona.
La storia
Scritto nel 1513 in uno dei periodi più controversi per la storia Italiana, ci troviamo nell'epoca delle invasioni straniere nella penisola, dove il popolo soccombe all’ira degli invasori, mentre i nobili degli stati regionali riescono a ovviare questo con le loro alleanze che forniscono sicurezza e prestigio.
Il principe costituisce uno spartiacque tra il pensiero medievale e quello moderno, grazie alla partecipazione alla vita politica di Machiavelli.
Il libro viene definito “manuale perfetto”, questo sta ad indicare il suo scopo, far diventare un principe perfetto, puro, temibile, amabile, saggio ecc…, l’autore lo divide in due parti:
La prima che va dal capitolo 1-12, va ad analizzare i diversi caratteri dei principati andando ad individuare le ragioni della loro stabilità e della loro fragilità, e mostrare quali sono i mezzi con il quale si possono conquistare e conservare.
La seconda parte che va dal capitolo 13-26, affronta questioni militari e i mezzi di offesa e di difesa a cui ogni principato può ricorrere, concludendo il libro con una citazione di Petrarca.
Recensione
Il libro va ad attirare l'attenzione del lettore man mano che esso viene letto, trattando tematiche sia umane come il comportamento del principe/generale verso il proprio popolo e esercito, sia mentali spiegando l'enorme stress che una persona con cosi tante responsabilità dovrà avere una volta salito al trono.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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