Autore della recensione: Danny Montecchiani

Titolo: Leggere Lolita a Teheran

Autore: Azar Nafisi

Editore: ADELPHI

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2003, Pagine: 375


Autore
Azar Nafisi è una scrittrice iraniana nata nel 1948 a Teheran, figlia di Ahmad Nafisi ex sindaco della città e Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel parlamento iraniano.
Viene mandata a studiare in Inghilterra a 13 anni e poi negli Stati Uniti dove otterrà la laure in letteratura inglese ed americana.
Tornata in Iran nel 1979 diventa professoressa di letteratura nell'università di Teheran.
Nafisi lascierà poi il paese nel 1995 per ritornare negli Stati Uniti dove ancora oggi insegna all'università.


La storia
Il libro tratta l'esperienza diretta della professoressa quando nel 1995 è stata costretta a lasciare l'università a causa delle pressioni del governo iraniano.
La repubblica islamica di Khomeini non digeriva le scelte di alcuni romanzi che la professoressa trattava durante l'anno accademico. Sotto accusa erano i romanzi di Nabokov, di Austen, di Fitzgerald, delle sorelle Bronte e non solo. Tutti questi romanzi erano accusati di un particolare "reato" denominato "occidentalismo". Inoltre la fermezza della professoressa e le sue tendenze ribelli, almeno per il regime, fecero in modo che i miliziani non la perdessero mai di vista rendendola oggetto di scherno.
Quando nel 1995 lasciò definitivamente l'università decise di invitare sette studentesse tra le più meritevoli a seguire delle lezioni private il giovedì mattina lontane da miliziani e da restrizioni. In questo seminario poterono trattare opere censurate come "Lolita", "Madame Bovary" e "Il grande Gatsby" cercando di interpretarle in base alle loro esperienze in una chiave tutta iraniana.


Recensione
Bellissimo romanzo. Pagina dopo pagina si respira l'amore per la letteratura, un amore impossibile per L'Iran del regime di Khomeini. Non a caso l'amore si mischia spesso all'angoscia e alla paura. La devozione per il lavoro della professoressa/autrice è ammirevole e stimolante.
Un romanzo in cui si fanno vivere romanzi a autori classici, è come se il lettore si trovasse in mezzo a studenti e studentesse sui banchi dell'università.
Un romanzo da divorare che ci fa conoscere molte interpretazioni di autori classici che mai avremmo immaginato.
Questo romanzo è anche un'importante testimonianza sulla realtà iraniana di quegli anni, dove le donne venivamo sempre più emarginate e la lama della ghigliottina sempre più affilata.
Romanzo super consigliato agli amanti della letteratura.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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