Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il nuovo venuto

Autore: Vichi Marco

Editore: Tea

Argomento: Giallo

Anno: 2006, Pagine: 426


Autore
Marco Vichi (Firenze, 1957) scrive su riviste e quotidiani locali ed è stato curatore di antologie come Città in nero e Delitti in provincia.
Nel 1999 ha realizzato per Radio Rai Tre alcune puntate del programma “Le Cento Lire”, dedicate all'arte in carcere. Ha esordito con numerosi racconti pubblicati su diverse riviste italiane. Nello stesso anno Vichi pubblica il suo primo romanzo, L'inquilino, dal quale trarrà una sceneggiatura insieme all'amico Antonio Leotti.
Nel 2002, con Il Commissario Bordelli, ha fatto la sua prima apparizione il protagonista di una serie di polizieschi ambientati nella Firenze degli anni sessanta. Vichi ha anche allestito spettacoli teatrali e curato sceneggiature televisive, tenuto laboratori di scrittura in diverse città italiane e presso l'Università di Firenze.
Vive nelle Colline del Chianti.


La storia
Dicembre 1965: una nuova indagine per il commissario Franco Bordelli. Non lontano dal luogo in cui abita, è stato ucciso quello che la gente del quartiere definiva “il nuovo venuto”, un uomo dalla professione odiosa che gli aveva permesso di diventare molto ricco, un usuraio.
Bordelli già da tempo aveva chiesto di aprire un’indagine sull’uomo ma visto che non c’erano denunce nessun magistrato aveva voluto rischiare.
Le capacità e lo scrupolo del commissario gli consentono di trovare nell’abitazione le prove dell’esercizio dell’usura e di ricatti effettuati dall’uomo, questo significa che la lista dei sospetti è piuttosto lunga ma Bordelli è un commissario paziente che sa analizzare e vagliare con la dovuta precisione i vari indizi, inoltre, dotato di intuito e di sensibilità, è anche un buon conoscitore dell’animo umano e, prima degli studi dei profiler, è in grado di leggere anche il linguaggio del corpo e di cogliere i non detti.
Quindi, mentre la città si prepara al Natale e al Capodanno, il commissario riesce a venire a capo del mistero.


Recensione
Per la recensione vedere gli altri romanzi della serie: questo mi è sembrato particolarmente interessante perché la lentezza della narrazione ha dato più spazio al Bordelli uomo nella sua profonda umanità.
Bellissima lettura!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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